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giovedì 26 maggio 2016

PROROGHE ATA E MILLANTERIE

E' giusto rispettare tutte le organizzazione sindacali, vecchie e nuove, perché i loro errori sono stati spesso specchio dei nostri.  
Ma è opportuno chiarire per rispetto di noi stessi e degli ATA alcune millanterie che vengono messe in giro in questi giorni da uno dei sindacati di più recente costituzione. 

Un sindacato nazionale ha lanciato la campagna delle diffide ai Dirigenti scolastici per ottenere il diritto sacrosanto alla proroga dei contratti ATA su organico di diritto. 
Il modello è stato proposto dall'avvocato Domenico Naso  che ha deciso di offrire il suo patrocinio gratuito nel caso di ricorso.

Un  altro sindacato, invece, ha deciso di fare le diffide all'USR ignorando il fatto che il nostro rapporto di lavoro e regolato da un  contratto sottoscritto dalla Dirigente che rappresenta nell'istituto l'Ufficio Scolastico e il Ministero dell'Istruzione.

Ma ognuno è libero di fare le iniziative che meglio crede se l'obiettivo è lo stesso.
Quello che non dovrebbe avvenire è la scorrettezza delle informazioni e la critica contro quello che fanno gli altri.
Prendersi il merito della nota USR Lazio diretta ai dirigenti scolastici è una cavolata. Per due motivi. 
Il primo motivo lo espone lo stesso avvocato Naso:

1) "Il provvedimento USR Lazio, oltre ad essere solo del Lazio, è una presa in giro bella e buona ed è un'offesa all'intelligenza perchè viola la norma e sostituisce il diritto dei lavoratori con una non meglio specificata esigenza dell'amministrazione.
Secondo quella nota, un diritto sacrosanto diventa una prerogativa dei dirigenti scolastici di valutare una non meglio specificata esigenza di servizio delle scuole alla mercè dei dirigenti scolastici"

Il secondo motivo lo diciamo noi:

2) La nota USR Lazio appare come un provvedimento interlocutorio copia incolla del testo inviato l'anno scorso alle scuole per quanto riguarda l'organico di fatto. Semmai dovesse essere individuato uno stimolo a fare qualcosa in attesa del MIUR allora penseremmo più alla visibilità mediatica avuta dai cartelli e dalle interviste ai TG dei nostri colleghi il giorno dello sciopero e magari anche all'incontro a via Pianciani di giovedì 19  dei sindacati unitari piuttosto che alle pressioni fatte solo per lettera indirizzate all'USR o al Ministro da una singola sigla sindacale.

Tanto era giusto precisare anche per invitare tutti a non ergersi a salvatori unici ed esclusivi degli ATA e a non impostare sempre volantini e comunicati parlando male delle altre organizzazioni e delle iniziative degli altri. 
Così' non andiamo da nessuna parte. La vera sfida è su chi riesce a coinvolgere di più non su comunicati autoreferenziali di primogenitura.

Sulla proroga ATA al 31 agosto ci aggiorniamo più tardi dopo l'incontro che si sta tenendo in queste ore al MIUR tra sindacati unitari e direttore generale.

lunedì 23 maggio 2016

PROROGHE ATA: USR PARALIZZATI DALLA POLITICA

Non era mai accaduta una paralisi di questo genere nella storia della scuola. 
Nessun direttore generale degli Uffici Scolastici Provinciali si assume la responsabilità di rispondere ai dirigenti scolastici che hanno chiesto l'autorizzazione alle proroghe dei contratti ATA al 31 agosto. Ricordiamo che questi contratti di supplenza annuale, pur su organico di diritto e posto vacante, sono stati limitati per la prima volta nella storia della scuola e su tutto il territorio nazionale al 30 giugno.
Sembra che nessun dirigente degli Uffici Solastici Provinciali si voglia assumere la responsabilità di rispondere alla richieste dei dirigenti scolastici che attendono l'autorizzazione, e che hanno ricevuto le diffide dei lavoratori. 
Sembra anche che nessun Direttore degli Uffici Scolastici Regionali si voglia assumere la responsabilità di rispondere ai dirigenti degli Uffici Scolastici provinciali. 
Sembra anche che nessun direttore generale del MIUR si voglia assumere la responsabilità di rispondere ai direttori degli Uffici Scolastici Regionali ed emanare una circolare per sanare questo vulnus al regolare funzionamento delle scuole nei mesi di giugno luglio e agosto.
Tutti aspettano la parola della politica (la Ministra?). Evidentemente i quadri ministeriali, titolari della personale responsabilità di funzionari dello Stato, che ricevono uno stipendio di alto livello proprio per far fronte alla corretta gestione dei servizi pubblici, forse hanno deciso una comoda abdicazione ai loro poteri per affidarsi al capriccio temporale della politica?

La questione (pretesto?) degli esuberi provinciali è stata chiusa con la scadenza del 9 aprile u.s. alle domande di trasferimento. 
Si sa che le scuole non avranno personale delle province in mobilità e si sa che esiste una sofferenza diffusa e generale della funzionalità degli istituti scolastici a causa del divieto e/o limitazioni di supplenze degli Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici che si assentano. 
Si sa che nelle scuole esiste in questo momento un grave problema di gestione delle risorse umane a causa dell'elevato numero di supplenti annuali su posto vacante che, in assenza dei proroga dei contratti, sono obbligati ad assentarsi da fine maggio per usufruire dei giorni di ferie maturati. 
Il risultato sarebbe devastante per molte scuole:  meno vigilanza e pulizia negli istituti, disservizi nelle segreterie e nell'allestimento delle aule per la preparazione e svolgimento degli esami ed eventuali corsi di recupero estivi.
Disservizi inoltre nella pianificazione delle ferie che solitamente tutti gli anni si effettua a maggio per avere un quadro preciso e programmato di presenze ATA.
In questo periodo di desolante passività della burocrazia dell'apparato "Istruzione" si è registrato solo il "grido" vano dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Taranto che ha sollecitato  l'Ufficio scolastico Regionale della Puglia a dare una risposta sulle proroghe ATA .
Mentre gli intelligenti dirigenti dell'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia hanno pensato bene di diramare una circolare agli istituti scolastici lombardi in cui si scrive che, nell'attesa di decisioni politiche, i dirigenti scolastici possono effettuare a loro rischio e responsabilità le scelte di prorogare i contratti ATA.
Un più cauto direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha pensato bene, invece, giovedì scorso di rispondere nell'incontro con i sindacati che lui non può decidere nulla fino a quando il Ministero non si farà vivo.
Quindi, in assenza di regole chiare su tutto il territorio nazionale, sono prevedibili le possibilità di paralisi e di eventuali scelte scriteriate che ne conseguiranno. 
E' possibile che non esista in questo panorama politico del Paese Italia una voce competente che si levi per sanare quanto sta accadendo?
A prescindere dalle divergenze Sindacati-Governo sulla legge 107, ma a nessuno interessa la quotidianità pratica dei servizi nella Scuola  Pubblica Italiana?
Siamo a fine maggio. Ci sarà " un giudice a Berlino"? 
Ci sarà un Mattarella, una Giannini o un Renzi che, oggi stesso, dicano ai funzionari del MIUR e degli USR una parola chiara sulla circolare che tutte le scuole d'Italia stanno aspettando per la trasformazione dei contratti ATA al 31 agosto?