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mercoledì 4 giugno 2014

I moduli per l'inserimento nelle graduatorie d'istituto

Molti non trovano in rete la modulistica per l'inserimento dei docenti nelle graduatorie d'istituto anno 2014 . Per questo motivo il gruppo facebook "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" li mette a disposizione della collettività :

MODELLO A1

MODELLO A2

MODELLO A2bis

FACSIMILE MODELLO B

venerdì 30 maggio 2014

I supplenti al MIUR e MEF: "Subito un'emissione per gli stipendi arretrati"


Comunicato stampa Sabato 31 maggio 2014

Gruppo "Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del lavoro" (costituito su fb nel marzo 2013 oggi 3793 iscritti)



Con questa nota stampa intendiamo sensibilizzare sulla situazione di disagio di centinaia di supplenti temporanei della scuola e chiediamo che l'Ufficio VII del Ministero dell'Istruzione e il corrispondente Ufficio del Ministero dell'Economia si adoperino congiuntamente per sanare, con emissioni speciali e con gli opportuni provvedimenti agli uffici preposti, due problemi importanti:

1. La mancata liquidazione per molti supplenti brevi delle retribuzioni di febbraio, marzo e aprile 

2. La mancata trasmissione dei flussi UniEMens all'Inps, competenza che, dal gennaio 2013, è a carico del Tesoro e che lo scorso anno ha causato lentezze, ritardi e forti disagi nell'istruttoria delle pratiche Aspi e MiniAspi da parte dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale

Pubblichiamo di seguito un parziale elenco dettagliato delle scuole che non hanno ancora provveduto alla retribuzione dei supplenti brevi relativamente ai mesi di marzo e/o aprile:

  • Francesca R., ICS Arcadia Milano cod. Mecc MIIC8FV002 stipendio Aprile
  • Margherita C., istituto comprensivo S.Farina di Sassari SSIC839007
  • Fiorella C., I.T.C.G. "Mario Rapisardi" di Caltanissetta, CLTD090005.
  • Valeria P. ITI Altamura di Foggia, codice FGTF020001, stipendio di aprile.
  • Stefania C .istituto comprensivo Ardea 3, stipendio di aprile codice meccanografico RMIC8C800A
  • Erminia P. MIEE180007 D.D. Archimede Rozzano stipendio di marzo
  • Gemma S. IC Castelverde stipendio di Aprile
  • Patrizia T. Istituto Comprensivo Centro Storico Pestalozzi Firenze stipendio di aprile
  • codice mecc. FIEE84401L
  • Jenny B. Istituto comprensivo Calusco d adda codice BGIC833004 manca aprile
  • Maria Elena P. niente stipendio di marzo e aprile Istituto Rota di Calolziocorte LCTD00801A
  • Laura C. Isis Stringher Udine codice meccanografico UDIS01700N
  • Federico M. vaic81300b IC Induno Olona Varese ne marzo ne aprile e ne 4 ore di completamento cattedra del mese di Dicembre
  • Patrizia S. istituto comprensivo "E.TOTI" Lentate sul seveso, MIEE8EV01N, mese di Aprile
  • Rosamaria S. I.C. Ovest2 Brescia codice meccanografico bsic886005 marzo e aprile
  • Chiara O. Istituto Comprensivo Olivieri Pesaro
  • Francesca C.,IIS Quasimodo-Serra di Cosenza, CSIS04100L.
  • Ketty A. I.C.G.Ungaretti Melzo MIIC8E300X mese aprile
  • Luigi C. codice meccanografico bsic886005 febbraio marzo e aprile
  • Sara I. i.c. Pontassieve fiic870003
  • Grazia G. I.c "bozzini-fasani" Lucera (FG) codice meccanografico FGAA842002 Stipendio aprile
  • Angela Maria D. G. / I. C. San Giuseppe Jato / codice meccanografico PAIC884002 marzo e aprile 
  • Michela M. stipendio di aprile SCUOLA MARCO POLO codice meccanografico VEIC861007
  • Daniela M. IV I.C. " Giovanni Verga" Siracusa . Cod.mecc. SRIC802005. Mesi di marzo e aprile
  • Lorena S. Ciao aspetto Aprile..Lorena Satta IV circolo Via Vignola Olbia SSEE05200Q
  • Alessandra M. mese di aprile I.C. Baunei NUIC863008
  • Alessandra M. solo tre giorni di aprile, il resto l'ho ricevuto.  IC Carugate MIIC8BJ003. 
  • Luisa Q. I.C.G Ungaretti Melzo MIIC8E300X
  • Mattia F. Scuola Sec di II grado Carlo Livi di Prato, Codice POIS00300C,  mese di aprile.
  • Fedeli S.  Istituto Marta Russo Roma stipendio marzo /aprile rmic8b1001@istruzione.it
  • Erika R., I.C. Matteo Ricci Polverigi (AN) ANIC80300L, aprile
  • Silvia N.  istituto comprensivo Fermi, s.g. La Punta (CT)
  • Chiara D. scuola media Leonardo da Vinci &Orazio Nucula , Terni, TRMM045005, marzo e aprile.
  • Titti M. Foggia FGMM00400C stipendio di aprile
  • Valentina B. Crotone KRIC82900L I.C.Giovanni XXIII
  • Romina F. marzo e aprile da NAEE189007-circolo did. Giancarlo Siani Torre Annunziata (napoli)
  • Angela V.: mensilitá di Aprile, Liceo Scientifico B. Russell Garbagnate Milanese - MI MIPS01101C
  • Melania R. - Ic Landriano (PV) PVIC81800A. Mi mancano soltanto 4 gg a completamento di aprile. La segreteria ha trasmesso il tutto il 23 maggio per mancanza di fondi....
  • Roberta D. R.  IC SPOLTORE PEIC806007, 1-4 Aprile e IC POPOLI PEIC81600T 9-11 Aprile. 
  • Marta C.. Istituto comprensivo Filippino Lippi, Prato. POIC81500E. mi manca lo stipendio di aprile.
  • Concetta F. IC Thouar-Gonzaga, Milano. Codice Mec MIIC8CD00E. Stipendio di aprile (maggio)
  • Giulia B. Sc. elementare statale "Don V. Avallone" Forio-NA.Cod. meccanografico NAEE345007. Stipendio di marzo e aprile
  • Franca S. IC C. Levi Maniace
  • Paola C. isis Serra Napoli solo aprile 
  • Valeria V. Maria A. Ist. Compr. Italo Calvino Alliste LE. 
  • Alessandra B. scuola primaria Dante Alighieri, Cuveglio (VA) codice meccanografico VAEE830017. Mese non pagato APRILE. Grazie!
  • Antonino R. Istituto Professionale Alberghiero "Caterina de' Medici" di Gardone Riviera (BS) codice meccanografico BSRH02000T - Stipendio di aprile 2014
  • Elisabetta A. ic 14 bologna. codice meccanografico BOIC85800A stipendio di aprile.
  • Viviana D. N. IIS Paolo Baffi Fiumicino codice meccanografico RMIS03100Q stipendio mese aprile 2014
  • Giuseppina T.  I. C. Salvo D'acquisto Cerveteri c.m.: rmic8dc00t stipendio mese aprile
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  • Angelo B. ISIIS ALBRTINI NOLA mese di aprile e maggio
  • Alessandra G. IIS PISCHEDDA BOSA. ORIS00800B mese di aprile e maggio
  • Emanuela S. Istituto Comprensivo Via Soriso, Roma. (Infanzia) Codice meccanografico: R M I C 8 G L O O N (26 distretto) Aprile
  • Veronica R. Ist. Superiore "Baldessano-Roccati" Carmagnola (To) TOIS008006 Aprile
  • Duilio R.  Claudio B. lauri, isis falcone pozzuoli,Aprile
  • Valentina C. , ISTIT COMPRENSIVO PIRRI 1/2 (CA) CAMM86401L Aprile
  • Marilina P. liceo scientifico Agnoletti di sesto fiorentino (fi) codice mecc. FIIS018006 mesi Marzo e Aprile
  • Claudia R.. Istituto Comprensivo "Dante Alighieri" di Castelnuovo dei Sabbioni (AR). AREE81503V. Mese di Aprile.
  • Antonella N. , s.m.s De Amicis - Di Zonno di Triggiano (Bari). Pagamento di aprile non pervenuto.
  • Paola D. V. lavoro in diverse scuole di Modena mi manca Aprile
  • Isabel D. S. Alberghiero "S.Savioli"Riccione RNRH01000Q..
  • Liana M. IIS Falcone di Palazzolo sull'Oglio, codice meccanografico BSIS03400L, mensilità arretrate Marzo e Aprile
  • Simona S. I.C.Sampiardarena codice meccanografico geic85100e mensilità aprile
  • Mariapia F. io non ho ricevuto aprile
  • Sara C. scuola media statale Andrea d'Isernia, Isernia ismm001007.
  • Deborah D. Codice meccanografico MEPS03401T, Liceo Scientifico Medi di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).  attendo il pagamento di una supplenza breve (3-17 aprile)
  • Pasquale C. IIS Leonardo Da Vinci, carate brianza MIIS09800N, mese di marzo e aprile
  • Sonia T. ist. Micheli - Parma Devo ancora avere il saldo di marzo più Aprile
  • Palmira F. I. C. DD 1 - Cavour Marcianise - Codice Meccanografico CEIC8AQ008
  • Alessandra B. Scuola primaria di Cuveglio (Va) D. Alighieri. Codice meccanograficoVAEE830017. Mese non pagato Aprile.
  • Nicola C. Direzione Didattica di Pavullo nel Frignano Codice meccanografico MOEE045008 mensilità di aprile
  • Valentina P. Scuola primaria IV novembre Cornaredo ! Mensilità di aprile!
  • Sabrina P. scuola primaria isa 6 scuola Giosuè Carducci La Spezia. Codice meccanografico SPIC81700N. Mancato pagamento della mensilità di Aprile
  • Lazzaro G. la mensilità è aprile I.Compr. Galilei Reggio Emilia (si ricorda le detrazione dei figli 2)
  • Francy M. IC Fontanarossa Catania CTIC86700Q stipendio aprile e naturalmente niente maggio
  • Maria I. Istituto Comprensivo "Via Carotenuto 30" meccanografico RMIC8CZ006 ROMA. mancano marzo e aprile.
  • Francesca D. S.  Ist. compr. Paradiso Tuturano di Brindisi BRIC81600B mese di Aprile
  • Francesco L.  I.C.  Occhieppo Inferiore (BI) BIIC80900X mese di Aprile
  • Agata A. IC "G. Pascoli" Benevento.Cod. Mecc.  BNIC86100D manca Aprile



sabato 24 maggio 2014

Mamma Mia, che si fa per la scuola!

Le casse sono vuote. E così 15 maestre dell’elementare Pisacane di Milano hanno deciso di andare in scena con l’omonimo musical per raccogliere i soldi dei laboratori artistici dei bambini

di Alessandra Dal Monte

http://www.corriere.it/scuola/primaria/14_maggio_19/elementare-pisacano-milano-maestre-musical-mamma-mia-6de9b622-df60-11e3-b0f4-619ff8c67c6b.shtml

L’hanno deciso durante una ricreazione, qualche mese fa. Autoprodurre uno spettacolo teatrale per raccogliere fondi da destinare alla scuola. L’idea è di 15 maestre della primaria Pisacane di Milano, un istituto comprensivo frequentato da quasi 800 bambini. «Un giorno stavamo discutendo dei problemi della scuola, in primis il rischio di dover tagliare tutti i laboratori perché il contributo volontario delle famiglie quest’anno è servito per il cablaggio dell’istituto – spiega una delle insegnanti, Susan Gatti –. Ci siamo chieste che cosa potessimo fare, e abbiamo pensato di organizzare un musical per raccogliere fondi». Detto, fatto.


«Maestre maldestre»

In pochi mesi le 15 maestre - che per l’occasione si sono anche date un nome da compagnia teatrale, «Maestre Maldestre» - hanno imbastito uno spettacolo vero e proprio, una riproduzione del musical «Mamma Mia» con costumi cuciti a mano, canzoni, parti recitate, coreografie di gruppo. Prove ogni martedì sera, per tutto l’inverno. Il debutto è previsto giovedì 5 giugno alle 20.30 al Teatro Redi di Milano.

«I 200 biglietti sono già stati venduti, molto probabilmente faremo una replica – spiega Gatti - L’obiettivo è raccogliere almeno mille euro per procurarci tutti i materiali che servono ai laboratori artistici». Matite, pennarelli, tempere, grembiuli, cartelloni. Niente di straordinario, ma dallo Stato non arriva più alcun contributo. «Basti pensare che la carta igienica e il sapone per i bagni li comprano i genitori», racconta l’insegnante. Non tutte le scuole possono contare su maestre così attive. «In effetti noi siamo fortunate, siamo un bel gruppo affiatato: oltre ad avere voglia di spenderci andiamo anche molto d’accordo - ammette Gatti - Per questo spettacolo ognuna ha messo in campo le proprie abilità: chi aveva un minimo di intonazione ha accettato di cantare dal vivo come protagonista, chi sapeva usare la macchina da cucire ha realizzato i costumi, poi tutte insieme abbiamo lavorato ai testi e alle coreografie. Anche i soldi per la produzione dello spettacolo sono nostri». Assenti, invece, i colleghi maschi. «Sono pochi nella nostra scuola, e comunque quei pochi non hanno voluto partecipare. Quindi le tre parti maschili del musical verranno interpretate da tre sagome». La preside, invece, ha dato la sua benedizione. Ora famiglie e bambini sono in attesa della prima.

domenica 18 maggio 2014

La Scuola non basta, dateci il doposcuola...

Una dei numerosi scritti di Mastrocola
Paola Mastrocola, scrittrice, classe 1956, ha scritto questo bell'articolo sul mondo della Scuola.
Argomenta su un possibile antidoto alla solitudine e all'iperconnessione che aspettano i ragazzi dopo le lezioni. (Fonte : Corriere della Sera inserto "la Lettura")

"La lettura ci sta a cuore. A noi scrittori più che mai, ha ragione Paolo Giordano: se la gente smette di leggere, noi smettiamo di esistere. Ma ci sta a cuore anche come insegnanti, e prima di tutto come semplici esseri umani: ci disturba parecchio il pensiero che dopo millenni l’universo di parole contenuto nei libri possa svanire nel nulla, non ci vogliamo neanche pensare.
La mia generazione poi, in particolare, tiene alla lettura. Noi nati negli anni Cinquanta avevamo solo i libri, erano la nostra compagnia, il nostro spasso, e anche il nostro unico strumento di elevazione, culturale e sociale. Per questo chi ha la mia età ci mette sempre un di più, a difendere i libri: perché li abbiamo amati troppo.
Ma non stiamo riuscendo a trasmettere questa nostra passione, diciamoci la verità. D’accordo, il mondo intorno rema contro: internet, i media, i nativi digitali… Sarà. Ma stiamo veramente facendo tutto il possibile, e nel modo giusto? Non so. Apparentemente non facciamo altro che promuovere la lettura: quanti dibattiti, concorsi, conferenze, manifesti, documenti, libri! Parole. Ovvie, astratte e politicamente corrette parole. Ma anche un po’ ipocrite: se volessimo veramente che i giovani leggessero, faremmo un’altra scuola, non questa, che li fa tranquillamente uscire a 15 anni incapaci di parlare, scrivere, leggere ad alta voce e capire il senso. Faremmo una scuola che fin dalle elementari li allena alla difficoltà e li dota di strumenti affinatissimi per entrare veramente nelle parole di un libro, capirle nel profondo e farle proprie. Invece facciamo una scuola assistenziale. Abbiamo altre priorità: gli stranieri immigrati, la dispersione scolastica, l’handicap, i problemi di apprendimento e i bisogni educativi speciali (non a caso di questo hanno parlato i colleghi scrittori che mi hanno preceduta…).
E allora?
E allora ci proviamo lo stesso, ma è più difficile. Io insegno al biennio di un liceo scientifico. Facciamo analisi logica, parafrasi, analisi del testo. Facciamo lezione di epica antica, narrativa europea, teatro. Diamo libri da leggere a casa, alterniamo i classici ai romanzi più recenti. Ma non basta, molti fanno finta di leggere e scaricano il riassunto da Wikipedia, o leggono per forza senza leggere per davvero. Lo sappiamo. Il piacere della lettura non si insegna, non si impone.*
E allora?
Io un’idea ce l’avrei: dateci più tempo. Fateci vivere a scuola con i ragazzi anche al pomeriggio.
Il pomeriggio è il buco nero che li ingoia. Tornano da scuola in case vuote e si buttano a chattare, navigare. Messaggiano, bloggano, postano, twittano, si disperdono in vario modo nell’etere. O fanno i compiti senza voglia con la mamma addosso, o vengono mandati a ripetizione selvaggia. Date a noi il pomeriggio dei nostri allievi. Che la scuola diventi una specie di campus, otto ore al giorno dalle nove alle cinque, poi tutti a casa. Solo tre ore di lezione teorica secca, dura, difficile, alta. E il resto esercitazioni, laboratori, sport, passeggiate, musica… e lettura. Ma lettura insieme. È incredibile come cambia: basta arrivare in classe con un libro, fare buio, silenzio e mettersi lì a leggerlo ad alta voce, con calma, senza chiedere niente in cambio, senza voto, interrogazioni, schede. Solo il loro ascolto. Leggiamo un libro in classe, noi insegnanti, e restano tutti appesi, conquistati, e quando proviamo a dire: be’ adesso è tardi, smettiamo, ci implorano di no. Anche grandi libri, non crediate. La difficoltà si dilegua. Basta non lasciarli soli. Da soli non ce la fanno. Hanno un mondo intorno che li devia, li porta via. Devono rispondere a troppi stimoli, troppe chiamate, troppi bip. 
Se invece restiamo a scuola e leggiamo insieme, ricostituiamo l’attenzione, recuperiamo la concentrazione perduta. Facciamo vedere come si legge, e dove si arriva leggendo. Ma ci vuole tempo. E dobbiamo imparare a leggere bene, noi insegnanti, e dobbiamo insegnarlo, questo: che la lettura è anche questione di voce, intonazione, pause. È la voce il primo senso che diamo a un libro, è con il corpo che leggiamo per prima cosa. Facciamo che i nostri ragazzi ci vedano leggere. Facciamo teatro, recitazione, arte oratoria.
Ma ci vuole tempo, perché dobbiamo anche far lezione. Le lezioni canoniche, più che mai: sono il centro stesso del nostro lavoro! Grammatica, sintassi, verbi, apostrofi. Riassunti, parafrasi, esercizi. Le figure retoriche, la metrica. Son cose tecniche, sì, ma necessarie. Imprescindibili. Per saper leggere bisogna sapere, non solo provare emozioni…! Conoscere le regole, cogliere le sfumature della forma per raggiungere tutti i livelli del senso. Soprattutto per leggere i grandi autori del passato: Dante, Shakespeare, Manzoni. Bisogna stare sulle loro parole, a lungo, con attenzione. Non possiamo certo fermarci a leggere solo i romanzi appena usciti, quale infinita profondità (la profondità del tempo) ci perderemmo! Io, fosse per me, tanto per essere più chiari, farei fare latino obbligatorio per tutti. Servirebbe a strutturare la mente. Strutturare… costruire. Darebbe a tutti gli strumenti giusti per capire le parole, le sfumature del senso, il mirabile intreccio delle frasi. Sarebbe la scuola più democratica, quella col latino obbligatorio per tutti, per 5 anni, dalla prima media alla seconda superiore.
Poi liberi tutti: chi vuole studia Filosofia e chi vuole studia Falegnameria. Ma tutti escono di lì ugualmente capaci di capire un testo, di godere della bellezza di un libro, di una poesia.
Non sarebbe bello? Vorrei farla, questa proposta del latino, ma non so se siamo pronti. Verrei presa come al solito per passatista reazionaria. Mi sono un po’ stufata, vi dirò. E invece sarebbe la proposta più innovativa, più rivoluzionaria. Pensiamoci… Ma per il momento dateci il pomeriggio dei ragazzi, non lasciatelo alle loro rumorose e iperconnesse solitudini. Per il momento ci potremmo accontentare di questo.
Magari eliminiamo i voti, le bocciature, i debiti e i recuperi. Ognuno arrivi dove può e noi certifichiamo il livello a cui è arrivato. Nessuno è fuori, nessuno ripete inutilmente l’anno. Lo so che anche questa sarebbe una gran rivoluzione. Ma bisognerà pure incominciare prima o poi! Inventiamoci una scuola dove si viva insieme. Tutto il giorno. Ognuno lavora alle sue cose, gli studenti insieme agli insegnanti, e chi ha bisogno chiede all'altro perché se lo trova lì, vicino.
Prendiamo i temi, per esempio. Adesso è così: tema in classe tre ore, noi li correggiamo a casa e li distribuiamo corretti in classe, trascriviamo il voto sul registro, mezzoretta e finisce lì. Ma come? Un tema bisogna correggerlo insieme a tu per tu, parola per parola. Bisogna far vedere cosa non funziona e perché, e come va rifatto. Bisogna riscriverlo insieme un tema, è l’unico modo di insegnare a scrivere. Ma ci vuole almeno un’ora per correggere un tema con l’allievo. Un’ora per ogni tema, un’ora da soli con ogni allievo. Ci manca il tempo. Ci manca questo rapporto personale, privato. Dateci il pomeriggio dei nostri ragazzi, ci compete. Ma cambiateci le scuole, per favore! Abbattete questi orrendi edifici e ricostruiteli. Fate spazi, piantate alberi, mettete prati, viali, piscine, laghetti con anatre. Stanzette accoglienti, isolate, insonorizzate. Scrivanie, librerie. Computer. Microfoni, schermi giganti. Biblioteche, videoteche… Cambiamo le scuole, per cambiare scuola. Per ritrovare il tempo.

*l'uso del neretto nel testo è idea del blogger

giovedì 15 maggio 2014

Francesca, maestra supplente, intervistata dal Corriere della Sera



Il gruppo Facebook dei "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" ha diversi primati sulla rete.
Non solo sta per arrivare alla soglia dei 4000 iscritti, non solo è l'unico gruppo che ospita docenti, collaboratori scolastici, Dsga, assistenti tecnici e amministrativi, avvocati e giornalisti, non solo è stato l'unico gruppo fb che è riuscito ad organizzare una galleria fotografica di autoscatti per sensibilizzare l'opinione pubblica sui ritardi degli stipendi..
Ma l'altro primato è che il gruppo in questo anno e mezzo ha visto persone che si sono raccontate ai media, ci hanno messo la faccia con dignità e coraggio. Rendendo così a tutti i supplenti in difficoltà una visibilità collettiva.
Oggi è stata la volta della nostra iscritta maestra Francesca Rizzo, ha colto al volo la campagna di mail bombing ai collaboratori del presidente Renzi e ai giornali.
E' stata chiamata da un giornalista del corriere della sera e non si è sottratta.
Raccontandosi in questa intervista ed evidenziando, a beneficio di tutti, il problema dei pagamenti, ha dimostrato di aver eccellentemente interpretato lo spirito della cittadinanza attiva. Uno spirito positivo e costruttivo che spera e non dispera, che agisce e non si culla nel piagnisteo, che diventa protagonista e non si fa incantare passivamente da predicatori.
Il nostro gruppo è forte e cresce perchè è composto da tantissime persone che hanno determinazione, competenza e senso di solidarietà e di tutela dei diritti, nell'ottica di salvaguardia del bene comune e non dello specifico interesse personale.
Ecco qui:  l'intervista di Francesca Rizzo sul Corriere della Sera di Milano 

Gruppo Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro
3580 membri

lunedì 12 maggio 2014

La Scuola che salva i disabili dalla solitudine...

Proposte di lettura per tutti gli insegnanti, non solo per quelli di sostegno.

Sono due articoli che prendiamo dall'inserto "La Lettura" del Corriere della Sera di domenica 11 maggio 2014.
Il primo è la proposta di Angelo Battista, un semplice lettore che ha 

La didattica a 5 dimensioni

Per realizzare un vero cambiamento nella scuola italiana, è necessario un salto di paradigma dalla vecchia didattica alla «Nuova Didattica», ad opera di tutti gli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado. Concretamente significa andare oltre le dimensioni culturale e pedagogica della didattica (fondamentali, ma da sole non bastano a formare nel senso più completo del termine). L’attività didattica andrebbe integrata con altre tre dimensioni:
a) dimensione psico-emotiva (vuol dire insegnare a riconoscere, gestire ed esprimere in maniera socialmente adeguata i propri sentimenti, stati d’animo ed emozioni; educare alla resilienza, al self-control, ma anche al pensiero positivo/ottimismo, psicologicamente efficace e funzionale al proprio benessere. È, in sintesi, l’intelligenza emotiva in azione);
b) dimensione etica (la dimensione del rispetto e della legalità; vuol dire trasferire valori e principi etici e morali affinché vengano interiorizzati e applicati sin dalla tenera età sia da parte della scuola che della famiglia);
c) dimensione estetica (la ricerca del bello in tutte le sue molteplici forme ed infinite espressioni, in qualsiasi ambiente e contesto; è inoltre ricerca, dentro e fuori la scuola, di condizioni permanenti di «benessere organizzativo»).
La concentrazione quasi esclusiva della maggior parte degli insegnanti sulle dimensioni culturale e pedagogica non permette alla nostra scuola di fare un salto di qualità che tutti (studenti, famiglie, imprese) da tempo auspicano.
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Inoltre invitiamo a leggere dal sito del Corriere questo secondo interessante articolo:


lunedì 5 maggio 2014

Supplenti senza stipendio assaltano le redazioni via mail...

Gentili Supplenti temporanei di tutta Italia, la bella sintonia che ci ha visto uniti nell'invio di mail al governo e ai ministeri, purtroppo non ha ancora avuto riscontri positivi.
Se c'è la volontà collettiva di non mollare, esistono altri strumenti per far sentire la propria voce.
Si possono mandare singole email ai giornali e tv con la propria testimonianza e le indicazioni della scuola dalla quale si aspetta la relativa retribuzione.
Alla mail potete allegare il link dell'articolo che si rivolge al presidente del Consiglio oppure potete copiare e incollare il vostro testo personalizzato inviato a Renzi.

Ecco alcuni indirizzi di posta ai quali potete scrivere lo stesso testo in ogni singola mail e ad ogni singolo indirizzo e buon divertimento:

http://www.tgcom24.mediaset.it/tg5/dillo/dillo.html
redazionetg5@mediaset.it
http://www.rai.it/dl/tgr/articolo/ContentItem-93335bc4-3f5d-4629-8511-f8e8a9eac853.html
ditelo@ilmattino.it
rubrica.lettere@repubblica.it,
lettere@ilmessaggero.it
lettere@ilmanifesto.it,
lettere@corriere.it
tgrweb@rai.it
tg3@rai.it
grr@rai.it
lettere@iltempo.it,
lettere@lastampa.it
http://www.lastampa.it/SendStory/2.0.1574815303
http://www.liberoquotidiano.it/sezioni/465/scrivi-al-direttore
http://www.ilfattoquotidiano.it/contatti/scrivi-alla-redazione/

lettere@altoadige.it,
lettere@avvenire.it,
redazione.internet@avvenire.it,
cronaca@bresciaoggi.it,
lettere@bresciaoggi.it,
diffusione@corgiorno.it,
presidenza@corgiorno.it,
direttore@corgiorno.it,
m.demarco@corrieredelmezzogiorno.it,
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sport@corrieredelmezzogiorno.it,
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campania@corrieredelmezzogiorno.it,
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salerno@corrieredelmezzogiorno.it,
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cultura@gdp.ch,
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stefano.bocconetti@liberazione.it,
vittorio.bonanni@liberazione.it,
ivan.bonfanti@liberazione.it,
tonino.bucci@liberazione.it,
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