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giovedì 26 settembre 2013

Personale ATA: Resa dei conti tra sindacati e Miur?

Erano alcune centinaia i collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici accorsi da varie parti della provincia di Roma per seguire l'assemblea sindacale della Flc Cgil che si è tenuta presso l'Istituto scolastico Duca degli Abruzzi di via Palestro a Roma.
L'esponente del sindacato che ha condotto l'assemblea ha raccontato il duro confronto e tentativo di conciliazione con il Miur sulle posizione economiche degli Ata, sui carichi di lavoro e sulle tabelle degli organici che non corrispondono più alla realtà delle scuole.
Dopo l'irrazionale dimensionamento degli istituti occorre rivedere con urgenza gli organici. E, secondo la Cgil, non basta la pezza messa con il ricorso all'organico di fatto fino al 30 giugno. 8000 posti di organico di fatto che vanno stabilizzati perchè il grosso del lavoro nelle segreterie inizia proprio il 30 giugno quando finiscono i contratti.
Concorsi per l'immissione in ruolo dei Dsga che non si fanno da 13 anni nonostante il nulla osta della Corte dei Conti.
Eccessivo accentramento di poteri dei dirigenti scolastici che spesso tendono a scavalcare la contrattazione. 
I criteri di regolamentazione dell'organizzazione del lavoro, degli orari e dei piani di lavoro nelle scuole e i criteri di assegnazione degli incarichi aggiuntivi, secondo la Flc Cgil, vanno condivisi con le rappresentanze sindacali. 
Un'organizzazione tecnologica che fa acqua da tutte le parti perchè i diversi enti dello Stato hanno software diversi e questa diversità non permette una condivisione esatta dei dati.

Il mansionario degli Ata non esiste più. E' rimasto un profilo d'area che va adeguato ai tempi.
Imposizioni da parte dei Presidi ai collaboratori scolastici di orari spezzati in barba al Contratto Collettivo nazionale. Leggi Brunetta che sono state applicate brutalmente sulla pelle dei lavoratori.
Una notizia positiva e inedita è stata data durante l'Assemblea: Il governo avrebbe preparato un emendamento secondo il quale le limitazioni finanziarie imposte dalla legge Tremonti non si applicherebbero alle posizioni economiche degli ATA.
Se da parte del Ministero dell'Istruzione  non arriveranno risposte soddisfacenti su tutti questi temi sopra descritti, la Flc Cgil aprirà una stagione di lotta.

Si sono poi susseguiti in sala interventi di collaboratori e assistenti amministrativi. Un elenco impressionante di situazioni paradossali. Ne citiamo alcune:
Un'assistente amministrativa dell'Istituto Diaz, retto dalla dirigente del Galilei, ha parlato di classi con 37 alunni (?) e di un carico di lavoro enorme con la questione dei buoni libro con file lunghissime di genitori che arrivano fino a fuori l'edificio scolastico. Pratiche che graverebbero su una sola Assistente.
Una collaboratrice scolastica dell'istituto Pascal accorpato con il Bernini che hanno circa 600 alunni ha parlato di imposizioni, tramite una circolare, a collaboratori, già sotto organico, di rilevamento quotidiano delle assenze degli alunni da riportare sul registro elettronico. 
Un'assistente amministrativa dell'Istituto Gioberti, precaria, ha detto che le è stato richiesto di fare le ricostruzioni di carriera nonostante non abbia mai avuto alcuna formazione sulla materia.
Ad Anzio nonostante la cessazione dei servizi di pulizia della ditta esterna i collaboratori scolastici che erano stati ridotti del 25% in funzione di quella ditta, sono rimasti gli stessi con una mole di lavoro insostenibile.
Noi vogliamo aggiungere per chi legge e per i responsabili di tutti i sindacati: Non dimenticate quanto è successo l'anno scorso dopo l'introduzione del cedolino unico e del passaggio al tesoro delle competenze stipendiali: 
I supplenti hanno sopportato un intero anno scolastico subendo lesioni di diritti costituzionali a  causa di ritardi, inadempienze  e disservizi burocratici. Con selvaggi rimpalli di responsabilità tra Scuole, Tesoro, Miur, Inps ecc.
Ci auguriamo che non ci si debba più districare, mese per mese, nel labirinto dei palazzi ministeriali.


report a cura di Domenico Ciardulli

3 commenti:

  1. Ricostruzioni di carriera a personale supplente? Per lo più gli amministrativi sono personale supplente...e comunque sia non c'è formazione per affrontare denunce dei redditi, retribuzioni, Irap, Irpef, contratti, progetti, gestione software, ecc ecc.. e non c'è nemmeno un riscontro economico per cui valga la pena avvelenarsi il fegato quando i software ministeriali non funzionano, quando non riesci a garantire nei tempi previsti lo stipendio al personale precario... Personalmente, dopo 13 anni di lavoro e 8 da precaria, percepisco € 1.100,00 puliti puliti senza buoni pasto, svolgendo mansioni da commercialista, interpretando leggi, circolari e quando "ti va bene" percepisci un bonus (incarico specifico) annuale lordo di 500/600 €.. Risposta del Miur? blocco delle progressioni economiche, blocco degli scatti stipendiali... ho superato art. 3, art. 7 e seconda posizione economica con tanto di esame finale, ma nonostante abbia comunque sempre garantito e portato a termine le mansioni in parte sopra esposte (in realtà sono MOLTE di più..), a tutt'oggi sono, siamo inquadrati come videoterminalisti.. come esecutori.. come assistenti.. Con la nostra qualifica ed il nostro stipendio, in un qualsiasi altro settore ministeriale, saremmo alla pari di un usciere.. (e non di certo un usciere parlamentare..)
    Un’Assistente Amministrativa molto delusa e arrabbiata.

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  2. Al Gioberti è prassi pretendere dai precari di portare avanti interi settori senza alcun sostegno da chi invece dovrebbe gestire ed organizzare i servizi amministrativi sia per mancanza di competenze sia perché giocare su facebook prende molto tempo.ma ciò non impedisce di mettersi in tasca 5 mila euro a fine anno come fondo d'Istituto.....cosa dire è proprio lo specchio dell'Italia

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