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sabato 13 settembre 2014

Ecco di cosa abbiamo discusso in collegamento skype

Martedì 9 settembre dalle h. 16,30 alle h. 18.00 si è tenuta la terza audio conferenza degli amministratori del gruppo “Supplenti della Scuola per la qualità e la dignità del lavoro”.
Erano presenti 7 amministratori ma la linea skype non ha retto tutti gli accessi contemporaneamente. Per questo motivo, Lorenzo da Bologna e Rosy da Bari  hanno dovuto rinunciare nella speranza di trovare per la prossima volta un sistema di collegamento più potente. Vi postiamo di seguito un sunto della riunione invitandovi a commentare sotto il blog aggiungendo altre idee, proposte e precisazioni. Le amministratrici Daisy e Mary lavoreranno per rifinire da questa bozza di discussione un documento che, qualora possibile, sottoporremo anche al parere dell'avvocato di riferimento del gruppo:
Argomento principale di discussione è stato il piano scuola del Governo Renzi, proposto la scorsa settimana che prevede nel 2015 l’assunzione di tutti i docenti presenti attualmente nelle Graduatorie ad Esaurimento. Prevede inoltre dal 2016 assunzioni a tempo indeterminato solo tramite concorso.
Nella nostro incontro skype abbiamo tenuto conto dei molteplici interventi e commenti che ci sono stati sulla bacheca del gruppo nei giorni scorsi.
Molti hanno espresso la propria opinione, e nel documento finale che verrà stilato si terrà conto delle esigenze di tutte le categorie di lavoratori della scuola, senza trascurare quindi prima, seconda e terza fascia dei docenti e i diversi profili professionali degli A.T.A..
Per quel che riguarda l’eventuale passaggio in ruolo in provincia o addirittura regione, diverse da quella di residenza, molti membri del gruppo hanno espresso perplessità dovute a problemi personali derivanti dal fatto di avere famiglia e scarse possibilità economiche, ma la maggior parte ha affermato di avere già le valigie pronte per un eventuale trasferimento.
Si vorrebbe però proporre di dare la possibilità ai docenti interessati di esprimere delle preferenze di sede.
Mary:  “Le linee guida presentate dal nostro premier con il titolo “La Buona Scuola” si presentano come uno studio attento e approfondito sull’attuale situazione della scuola italiana.
Numeri, grafici e tabelle, infatti, appaiono come il preludio  di una riforma non calata dall’alto dalla realtà politica, realtà aliena rispetto a quella scolastica, ma al contrario una riforma che, forse per la prima volta da molti anni, cerca di entrare nelle scuole cercando di coglierne l’essenza.
Scorrendo le pagine certo l’impressione che se né trae è ottima; impegno, dedizione, passione e soprattutto voglia di cambiare in meglio questa nostra scuola facendone un punto di partenza per un futuro migliore sembrano essere i sentimenti che animano i riformatori…
Quanto più avanti si va nella lettura, tanto più convinti si è della genuina bontà e della semplice freschezza di queste idee, tanto da arrivare a chiedersi come sia possibile che nessuno ci abbia mai pensato prima; tutto bene dunque, tutto bene fin quando si arriva a pagina 25.
I colori e la grafica ingannano l’occhio di chi legge, l’aria informale e allegra assimilabile a quella di un menù è completamente diversa da quella delle pagine bianche piene di fitti caratteri neri, cosi austeri, cosi solenni.
Tutto ciò non deve ingannarci poiché tra le righe della “riforma” si trova scritto il destino di molti insegnanti che da anni ormai lavorano nella scuola italiana con passione e dedizione; si tratta di tutti i docenti attualmente inseriti nelle seconde fasce della graduatorie d’istituto.
La pagina 25 del “La buona scuola” infatti reca scritto “bianco su sfondo azzurro” che tutta questa categoria di docenti, che conta più di 130.000 presenze, con una previsione di crescita di circa 30.000 unità,  sarà utilizzata per le “poche” supplenze brevi che non riusciranno ad essere coperte dal personale in ruolo.
La riforma mira, infatti, all’esaurimento delle GAE attraverso l’attribuzione di incarichi a TI a tutti gli aspiranti ivi inseriti, incarichi a TI sia su cattedre vacanti, sia su cattedre non vacanti.
Come può una riforma denominata “La buona scuola” ignorare cosi spudoratamente una categoria di lavoratori che può  vantare  oltre ad un titolo abilitante, anni e anni di servizio prestato?
Considerato che l’attuale sistema di reclutamento degli insegnanti pare far acqua da tutte le parti, insieme a quello di formazione  si rende necessaria una riforma che miri prima all'assorbimento di “TUTTI“ i precari della scuola e soltanto in un secondo momento all’istituzione di nuovi percorsi di formazione e quindi di reclutamento nella speranza che non ci trovi più di fronte all’attuale situazione.
Essendo ormai la chiusura delle GAE un fatto assodato, sarebbe auspicabile la trasformazione delle attuali graduatorie di seconda fascia in fasce aggiuntive alle GAE, utilizzabili in tal modo sia per l’attribuzione di incarichi a TD, sia laddove ve ne sia la possibilità per l’attribuzione di incarichi a TI.”

Riguardo ai colleghi della terza fascia delle graduatorie d’istituto, si è discusso sulla possibilità di percorsi abilitanti, che siano possibilmente meno onerosi di quanto sono attualmente, per consentire a chi lo desidera, di continuare ad insegnare.
Secondo l'orientamento prevalente dei presenti alla riunione, per la terza fascia dovrebbe essere studiato un piano di immissioni in ruolo tramite concorso o tramite un tirocinio da tenere alla fine del percorso abilitante.
Su una delle finalità delle linee guida ci troviamo d’accordo: mai più precari nella scuola! Ma questo dovrà avvenire tramite la graduale assunzione di tutti i docenti e gli A.T.A. presenti attualmente nelle varie graduatorie, non attraverso la cancellazione delle graduatorie stesse.
Marco: "Per quanto riguarda gli ATA, si chiede un aumento dell’organico che sia funzionale ad un ottimale funzionamento delle istituzioni scolastiche, non è accettabile che nelle segreterie ogni assistente amministrativo sia deputato a più compiti fissi, senza che venga prevista una sostituzione adeguata in caso di assenza. Il personale amministrativo è attualmente ridotto al minimo, e spesso le scuole sono in difficoltà proprio per questa carenza. Per quanto riguarda i collaboratori scolastici, si propone anche per loro un aumento dell’organico. L’esperienza con le imprese di pulizie ad occuparsi delle scuole non si è rivelata ben riuscita. Sarebbe auspicabile un aumento del numero dei collaboratori scolastici in modo che possano essere loro a tornare ad occuparsi delle pulizie degli edifici scolastici.
Inoltre si segnala che nelle scuole dell’infanzia e primaria i collaboratori devono spesso occuparsi dell’igiene personale dei bambini, compiti per i quali non sono formati e non vengono adeguatamente retribuiti.
Da evidenziare la frequente inosservanza della legge 81/08 sulla sicurezza dei lavoratori. Spesso molti collaboratori scolastici prestano da soli il loro lavoro quando nella scuola non c'è nessuno e vengono incaricati di svolgere mansioni e servizi a rischio senza gli adeguati dispositivi di protezione individuale.
Crescita professionale per tutti gli Ata: riqualificazione dei profili, possibilità anche per i C.S. di svolgere mansioni più qualificate compatibilmente con le loro capacità e/o studi oppure specializzazioni acquisite. Come succede con gli assistenti amministrativi che hanno incarichi particolari,e la riapertura dei corsi concorsi per i passaggio di profilo A  a profilo B ecc. "

Un buon fine settimana a tutte e tutti!