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sabato 6 giugno 2015

Lettera aperta ai Senatori della minoranza DEM, di SEL e 5Stelle

Gentilissimi onorevoli senatori, 
Tocci, Mineo, Fassina, Mitraglia, De Petris e, per conoscenza, gentilissimi tutte e tutti gli altri di PD, Misto e 5stelle (Gotor, Bersani, Bocchino, Blundo, Montevecchi ecc ecc...),

Noi del Gruppo Supplenti per la Qualità e Dignità del Lavoro siamo stati felici della vostra presenza solidale agli incontri sindacali e alle due ultime manifestazioni romane di piazza. 
Prendiamo molto sul serio il vostro impegno dichiarato teso a far modificare in Commissione Cultura il testo del DDL tutelando i posti di lavoro, la democrazia e la natura pubblica della Scuola.
Vorremmo chiederVi umilmente di mantenere la parola data con lealtà e trasparenza.

Noi vorremmo che il confronto sulla Scuola con il Governo sia un confronto costruttivo teso ad ottenere un piano delle assunzioni pluriennale per tutti i precari che lavorano da anni come ATA e come docenti.
Noi vorremmo una limitazione dei poteri dei dirigenti attraverso i contrappesi che la nostra Carta Costituzionale prevede in tutta la Pubblica Amministrazione. 
Noi vorremo che le riserve di legge attribuite al Governo siano limitate a mere esigenze organizzative e non incidano sulla natura e gestione pubblica, democratica e trasparente del "Sistema Istruzione".
Fatte queste dovute modifiche dalla Commissione Cultura, dove voi senatori sarete "l'ago della bilancia" vorremmo che non si sfori verso la strumentalizzazione politica o giochi di palazzo.
Ci piacerebbe che, in primis, il Premier Renzi non usi la Riforma della Scuola come mezzo per far fuori i suoi avversari interni (minoranza) ed esterni (sindacati) e vorremmo che la minoranza DEM o SEL non usi l'opposizione diffusa e l'opinione pubblica per far fuori "l'uomo solo al comando".
A tutto il mondo della scuola interessano i risultati pratici e concreti di modifica sostanziale del DDL per tutelare un "Bene Comune" fondamentale per la crescita del paese. 
Questo "Bene comune" non deve essere sacrificato e/o mandato alla malora per questioni di potere o di leadership all'interno di un Partito o di un Parlamento.
Lungi da noi quindi la filosofia del "Tanto peggio tanto meglio" oppure del "Muoia Sansone con tutti i filistei".
Siamo certi che, votando in Commissione e in Aula, saprete saggiamente applicare la giusta equità al servizio del paese, in coerenza con il mandato elettorale ricevuto. 

Gruppo Supplenti per la Qualità e Dignità del Lavoro

giovedì 4 giugno 2015

Scuola: Senatori in assemblea con docenti e Ata

Nel cuore del Rione Monti, a pochi passi dalla casa del Presidente Napolitano, c'è la Facoltà di Architettura dell'Università di Roma Tre.
E' stata questa la sede dove si sono dati appuntamento ieri pomeriggio centinaia di docenti e Ata, assieme alle organizzazioni sindacali, per incontrare i senatori della Commissione Istruzione del Senato.
E sono venuti gli onorevoli Alessia Mitraglia, Corradino Mineo, Stefano Fassina, Walter Tocci, Loredana De Petris, Fabrizio Bocchino.
Parole di fuoco di Corradino Mineo e di Walter Tocci.
Tocci è stato il primo a parlare ed ha espresso la sua forte contrarietà a come è stato formulato il DDL sulla Scuola: "bisogna riscriverlo da cima a fondo, stralciare le assunzioni dal testo e definire un piano pluriennale di stabilizzazione di tutti i precari...l'approccio dell'"uomo solo al comando" applicato anche alla scuola e questa impostazione potrebbe portare a settembre prossimo alla paralisi del sistema scolastico". Il senatore ha lanciato una sorta di allarme inquietante avvertendo che se dovesse passare questa impostazione della riforma, sarà l'inizio di una precarizzazione diffusa di tutto il pubblico impiego.
Corradino Mineo:  "Tenteremo di bloccare il DDL in Commissione per stralciare le assunzioni dal testo.. mi auguro che non sia imposto il voto di fiducia sul DDL ma se ci fosse non la voteremmo... E se a qualcuno venisse in mente, nè io nè Tocci accetteremmo la sostituzione come membri di Commissione".
Alessia Mitraglia, senatrice di Sel in Commissione Cultura, ha evidenziato l'accelerazione che il Governo sta cercando di imprimere all'esame degli emendamenti per arrivare in aula alla fine della settimana prossima: "Ci dicono che il Miur richiede l'approvazione della legge entro il 15 giugno. Ma perchè non fanno partecipe la Commissione di questa esigenza? Perché non ci fanno vedere cosa scrive il Ministero?"

Un riferimento alla relatrice del DDL alla Camera, on. Maria Coscia, la quale, ai tempi della Gelmini avrebbe detto "gli albi territoriali non passeranno" mentre oggi è diventata una convinta sostenitrice.
I successivi interventi di Loredana De Petris, Fabrizio Bocchino e Stefano Fassina sono stati preceduti da quelli di vari RSU. Denunce forti quelle di un docente sui cosiddetti pre-scrutini.

Alcuni dirigenti scolastici, per evitare gli scioperi delle scrutini previsti per le giornate successive alla chiusura delle scuole, avrebbero anticipato le sedute prima della fine delle lezioni contravvenendo alla delibera regionale che prescrive un calendario.
Altre docenti hanno evidenziato la carenza di collaboratori scolastici con conseguente diminuzione della sorveglianza soprattutto negli istituti superiori.


Il senatore Bocchino del gruppo misto (ex 5stelle) si è soffermato sul problema della Scuola dell'infanzia sul quale è apparso molto ferrato. Ricordiamo che il DDL "mette fuorigioco" dall'impianto la fascia 3-6 anni. Bocchino ha preannunciato tutto il suo impegno per far cambiare in Commissione e in Aula il testo della legge.
Anche la senatrice De Petris e il senatore Fassina hanno annunciato la loro forte volontà di far cambiare profondamente il DDL nel senso richiesto dalle Organizzazioni sindacali ed hanno invitato a non abbassare la guardia.
Tutti i relatori, sia i senatori, sia i sindacati con l'approvazione di tutta la platea hanno denunciato la grande ambiguità e i rischi contenuti negli articoli che attribuiscono al governo deleghe importanti in materie molto delicate del "sistema istruzione". Il potere che verrebbe conferito al governo da queste deleghe, secondo le organizzazioni sindacali, potrebbe vanificare persino i cambiamenti ottenuti con il voto del Senato.
Appuntamento al Colosseo venerdì 5 giugno alle ore 17 per un corteo fino a piazza Farnese. Il mondo della Scuola pubblica, con tutte le sue preziose risorse umane, pur precarie, sembra determinato a "vendere cara la pelle" e sembrano voler dire al Premier: "matteostaisereno".

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro

martedì 2 giugno 2015

"La Scuola non sia terreno di vendetta interna al PD"

NOTA STAMPA 3 GIUGNO 2015

Dopo il ciclo di audizioni che si è svolto la scorsa settimana, da oggi pomeriggio, 3 giugno, avrà luogo in commissione Cultura la discussione generale, alla quale seguirà l'illustrazione e il voto degli emendamenti che potrebbe iniziare già venerdì 5 giugno.
La Presidenza della commissione Istruzione del Senato dovrà vagliare 1960 emendamenti, decidendo quali sono le modifiche ammissibili e quali quelle da respingere.
Il governo, la scorsa settimana, ha ribadito l'apertura a modificare il provvedimento attraverso il confronto, ricordando che dovrà però essere approvato in tempo utile per rendere attuabile il DDL dal 1° settembre 2015.
Alla luce degli avvenimenti elettorali "Il Premier non usi la Scuola come terreno di regolamento dei conti e di vendetta all'interno del PD per la perdita della Liguria".

Il Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del lavoro continua a chiedere a tutti i Senatori una revisione sostanziale del DDL : 1) Ridurre la portata del potere dei presidi,  2) Allargare il piano di assunzioni alla seconda fascia docenti e agli ATA 3) Rivedere l'art. 12 inserendo tutti i precari di lunga data in un piano assunzioni pluriennale, rivedere il programma sui finanziamenti degli istituti.
Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del lavoro