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mercoledì 26 agosto 2015

Supplenze da USP: Precari ATA soddisfatti ma la lotta continuerà...

NOTA STAMPA 27 agosto 2015
C.A. Caporedattore

Si sono dovuti ricredere tutti coloro che sono rimasti passivi perchè fatalisti e scettici.  
L'impegno civico diretto con la mobilitazione in rete attraverso l'autoscatto ha rafforzato l'azione delle organizzazioni sindacali al tavolo del Miur ed ha fatto venire prepotentemente alla luce la più grossa delle lacune nella Riforma della Scuola: il problema della diffusa precarietà del personale non docente. Supplenti che, da lunga data, consentono, con i loro servizi a tempo determinato, il funzionamento delle Scuole.
E servito far circolare messaggi forti come quello della disoccupazione come "crimine contro l'Umanità" e serve ancora metterci la faccia e farsi un selfie per i diritti dei precari ATA alla stabilizzazione.

Chi non l'avesse ancora compreso, dopo l'esito dell'incontro al Miur di ieri, adesso sa che le immissioni in ruolo si ottengono partecipando uniti e determinati alle iniziative e evidenziando il lavoro che gli ATA, Amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, svolgono quotidianamente tra le mille difficoltà in cui versa la scuola pubblica.

A tutti i coordinamenti e gruppi sparsi, alle docenti e maestre che sono state solidali mettendoci la faccia, alle Organizzazioni sindacali,  il Gruppo Supplenti per la Qualità e Dignità del Lavoro propone un anno scolastico di maggiore consapevolezza e unità. 
E' indispensabile un nuovo modo di abitare il Mondo della Scuola, non piú da sudditi ma da cittadini detentori di doveri ma anche di diritti e dignità 
Non c'è alcun dubbio che la dedizione e professionalità nel proprio lavoro viene messa a disposizione ogni giorno con grande spirito di sacrificio dalla grande maggioranza del personale ATA e docenti. Ma adesso serve come il pane la cittadinanza attiva, far emergere quel senso di efficacia che ognuno prova quando si rende conto che le situazioni ingiuste possono essere cambiate.
Insieme ATA e docenti possono riappropriarsi pienamente di quel ruolo che spetta per una Scuola pubblica caratterizzata da democrazia, partecipazione e tutela dei diritti di tutti.

La Corte Europea l'ha sentenziato, ogni precario va stabilizzato
Sulla Costituzione è scritto, ogni cittadino ha uguale diritto
La Repubblica ha un principio d'oro, è fondata sul lavoro
L'obiettivo è uno solo, immissioni in ruolo







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