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giovedì 18 febbraio 2016

Dalle Assemblee ATA le mobilitazioni di primavera

Per gli ATA sono tempi duri, ce lo eravamo detti sui social a fine agosto quando girava la strana voce che tutti i supplenti avrebbero avuto solo contratti fino avente diritto e poi ci siamo ritrovati con il blocco delle assunzioni e con contratti limitati al 30 giugno, e con il divieto di supplenze.
Le assemblee di venerdì 19 febbraio sono una grande occasione per riorganizzare la resistenza degli assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, alla compressione dei diritti per rivendicare una migliore qualità del lavoro, la stabilizzazione,  contrattazioni d'istituto che non siano mera spartizione dei fondi FIS ma garantiscano per tutti migliori condizioni di vivibilità e sicurezza dell'ambiente di lavoro.
Si potrebbe andare alle assemblee degli ATA del 19 febbraio, sedersi e ascoltare quello che hanno da dire i sindacati e poi tornarsene a casa.
Si potrebbe andare alle assemblee, sedersi vicino ad un caro o cara collega e ascoltare distrattamente dando valore solo al momento di socializzazione.
Si potrebbe vivere le assemblee come occasione di relax dal lavoro, oppure, addirittura , andare abusivamente a fare "shopping"...
Queste modalità di viversi l'assemblea degli ATA sarebbero errori madornali che vanificherebbero uno  strumento formidabile di resilienza e resistenza ad una riforma della scuola che ha completamente ignorato il personale non docente.

L'invito del Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro per le assemblee di venerdi 19 febbraio 2016 è la PARTECIPAZIONE ATTIVA,

Ogni assemblea dovrebbe diventare luogo per costruire una rete di contatti, un monitoraggio delle situazioni degli organici e delle problematiche relative alle scuole presenti, un sondaggio sulla volontà di partecipare a manifestazioni e scioperi durante la primavera.
Quindi invitiamo ogni ATA, assistente amministrativo, collaboratore scolastico e tecnico, che parteciperà a queste assemblee di essere parte attiva che fornisce e  raccoglie informazioni, che magari prepari semplici e brevi schede di rilevazione dei problemi e delle disponibilità a coordinarsi a livello locale, regionale e nazionale.
Sarebbe preziosissimo il lavoro di report di uno o due volontari che prendano appunti su quanto argomentato e dibattuto alla propria assemblea.
Collegarsi, tutti se possibile, per ridare dignità al ruolo degli ATA, per risvegliare una capacità di azione e mobilitazione, per riappropriarsi della forza contrattuale perduta.
Insomma, la speranza è di uscire da quelle assemblee con l'idea di un percorso comune di lotta e di iniziative di mobilitazione a primavera per sbloccare le assunzioni, i divieti di supplenze, i contratti al 31 agosto, l'applicazione delle direttive europee sulla stabilizzazione dei precari, per impedire che i servizi ausiliari e di segreteria siano appaltati a ditte esterne come già accade in alcune università statali.
Le assemblee degli ATA sono altrettanto importanti quanto uno sciopero.  Anzi occorre riconoscere che uno sciopero, senza preventive assemblee informative e formative su quanto sta accadendo, sarebbe come fare un "buco nell'acqua".
Partecipiamo in tanti, in maniera costruttiva e unitaria, evitando di cadere in sterili polemiche e divisioni perché  faremmo solo felici chi ci vuole tenere deboli e disgregati.

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro



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