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venerdì 19 febbraio 2016

Grande adesione alle Assemblee degli ATA

Vicenza
Una partecipazione come non si era mai vista in moltissime città italiane. Le assemblee territoriali del personale ATA della scuola, indette e convocate in tutte le scuole italiane hanno avuto successo: numerosi istituti hanno posticipato l'apertura o anticipato la chiusura.
Istituti come il liceo Socrate di Roma e l'Istituto Fermi sono rimasti chiusi per le prime ore di lezione. 
L'Aula Magna dell'istituto Galilei di Roma era stracolma. 
A Giulianova ci giunge notizia di una partecipazione di circa 200 persone. Così a Vicenza.
I temi trattati riguardano il presente e il futuro del servizio "Istruzione" viste le conseguenze sugli istituti delle varie leggi di Stabilità e della legge Buona Scuola.
Giulianova
Tagli di organico (assistenti amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici), divieto di supplenze per gli amministrativi e limitazione per i collaboratori scolastici con carichi di lavoro insostenibili e riflessi sulla vigilanza, sull'assistenza ai disabili, sulla cura e manutenzione degli ambienti.
Di fronte a fenomeni estesi di disagio minorile e dispersione scolastica, a preoccupanti episodi diffusi di bullismo e ciberbullismo, di fronte a incombenze amministrative sempre più pesanti dovute alla legge di riforma della Scuola, ignorare la situazione del personale ATA, e ridurlo ai minimi termini, rappresenta una grave inadempienza della Pubblica Amministrazione oltre che un insensato atto politico del governo.

Gli ATA chiedono l'immediata definizione numerica degli esuberi delle province e la conseguente proroga dei contratti annuali, su posti vacanti, dal 30 giugno al 31 agosto. 
Sollecitano la copertura delle migliaia di posti resisi vacanti, per turn over, con le relative immissioni in ruolo, come era stato pianificato dal ministro Carrozza. 
Chiedono un decreto che sblocchi i pensionamenti con la correzione delle enormi iniquità introdotte
Trapani
dalla Legge Monti-Fornero.
Le assemblee sono un primo test positivo. Esso misura la motivazione di migliaia di operatori del mondo della scuola a fare il passo successivo: 
scendere in piazza e intraprendere altre forme di lotta per rivendicare i diritti che sono stati compressi e lesi: diritti alla stabilizzazione, al rinnovo dei contratti, alle posizioni economiche, alla ridefinizione delle contrattazioni d'istituto e dei fondi FIS, alla maggiore sicurezza dell'ambiente di lavoro, a carichi di lavoro e orari sostenibili.
Riportiamo di seguito il commento a caldo di Lena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola: "Sono affollatissime le assemblee che oggi in tutta Italia vedono riunito il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola.
Sono i grandi dimenticati dalla legge 107, e anche questa sottovalutazione dell’importanza di figure essenziali per il buon andamento del servizio di istruzione rivela i gravi limiti di una norma in tante parti iniqua e sbagliata. Il settore ATA sopporta da tempo le conseguenze di interventi che ne hanno sempre più aggravato le condizioni di lavoro, mentre continua a esserne negato il giusto riconoscimento: organici insufficienti, risorse contrattuali sottratte, percorsi di valorizzazione professionale bloccati fanno da sfondo a una condizione lavorativa che sconta quotidianamente anche i pesanti limiti di funzionalità e organizzazione del sistema.
Anche per loro, come per docenti e dirigenti, passione per il proprio lavoro e grande senso di responsabilità sono le risorse fondamentali su cui la scuola può far conto ogni giorno per poter rendere efficacemente il suo servizio al paese.
È ora che si diano giuste risposte alle loro attese, a partire da un rinnovo del contratto che consenta di poter riconoscere adeguatamente l’importanza del lavoro che svolgono."

Appuntamento quindi ai  prossimi presidi su tutto il territorio nazionale e davanti alle sedi politiche decisionali, con riserva di aderire a una o più giornate di sciopero dal prossimo mese di marzo.

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro





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