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giovedì 2 gennaio 2014

Lettera di un'insegnante "ad un mondo distratto"

Lettera a un mondo distratto
Sono consapevole che sottoporrò alla vostra gentile attenzione un argomento noto, anzi arcinoto, poco originale e poco accattivante.
Sono consapevole persino che nel nostro Paese le argomentazioni non vanno di moda: bisogna urlare, alzare la voce e i forconi, fare gesti eclatanti, essere “personaggi”, forse aver scritto qualche libro per ricevere la giusta attenzione sia dell’opinione pubblica sia di coloro che avrebbero il compito di risolvere i problemi dei cittadini come me.
Arrivo al dunque: sono un’insegnate precaria, ormai da 10 anni, laureata, abilitata e con servizio. Insomma, una qualsiasi lavoratrice di questo Paese. Sono una dei tanti che ogni giorno fa due ore di macchina per raggiungere la propria sede di lavoro, senza alcun rimborso spese-viaggio; sono una dei tanti che non ha più pagate le ferie non godute e che vede il proprio contratto di lavoro prorogato di mese in mese perché le supplenze annuali ( cioè quei miraggi contrattuali che vanno dal 1^ Settembre al 30 Giugno) sono state spazzate vie dalle cesoie ministeriali risalenti all’Era Gelmini. Sono una di quei tanti per i quali le vacanze estive hanno il sapore della disoccupazione mista alla profonda incertezza su ciò che accadrà da Settembre in poi.
Dimenticavo: Sono una di quei 170mila insegnanti che da mesi e mesi non vedono retribuito il proprio lavoro quotidiano, ma che si accollano la grande responsabilità di educare e istruire quello che dovrebbe rappresentare la risorsa più preziosa di un paese, ossia i giovani, ossia il futuro.
In effetti non sto raccontando niente di nuovo: di precarietà sono piene le vite di chiunque in questo Paese.
Io , però, non altri mezzi per esternare un profondo malessere e disagio che mi suggerisce di non fare più il mio dovere e comportarmi come un disonesto qualsiasi ( che, a quanto pare, in Italia è un esemplare rispettabilissimo e socialmente tenuto in considerazione).
Qual è allora il problema? Non riesco a entrare in classe e non rappresentare quei valori sui quali è nata la Scuola Pubblica Statale , così ben ritratta dalla Costituzione. Non riesco a dimenticare che ho un compito cruciale, nevralgico, determinante. Non riesco a dimenticare quanto, nella mia adolescenza, siano stati fondamentali alcuni miei insegnanti che mi hanno aperto la mente, regalato fiducia e consapevolezza del mio agire e pensare.
Sono disposta a venir considerata da questa cieca Italia una “parassita” che lavora solo 18 ore a settimana con tre mesi di vacanze, ma non sono disposta a vedermi calpestata nei più elementari diritti, nonostante il silenzio assordante del mondo circostante che sta lasciando morire non solo gli insegnanti, ma soprattutto la scuola, unica agenzia educativa-formativa capace di garantire realmente una possibilità di riscatto.
Mi rimane solo un atroce dubbio: nel continuare a fare il mio dovere, nonostante la palese ingiustizia, che messaggio sto lanciando ai miei alunni? Supina sopportazione e rassegnazione o stoico senso di responsabilità?
Non so darmi alcuna risposta, al momento.
Alessandra Giarrusso

Un avvocato gratis per i supplenti per il recupero di stipendi arretrati e interessi

A seguito dell'annuncio della "protesta in nero" da parte dei supplenti in attesa di stipendio, un primo atto concreto di solidarietà nei loro confronti è arrivato da uno studio legale di Roma.
Si tratta di un avvocato professionista che ha una grossa esperienza di vertenze riguardanti il settore Scuola, avendo patrocinato in questi ultimi anni centinaia di ricorsi di docenti e personale Ata.
L'avvocato, con una comunicazione privata agli amministratori del gruppo facebook "Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro", ha dichiarato la sua generosa disponibilità a presentare ricorso specificando che:
"Ogni supplente non dovrà pagare un solo euro per spese ed onorari della procedura. Lo studio sosterrà tutti i costi e si limiterà a richiedere solo le spese ed onorari legali liquidati dal tribunale ed a carico dell'amministrazione . Per tutti i supplenti, anche per chi ha un minino credito, l'azione legale è anche l'unico  strumento per recupero gli interessi da ritardato pagamento in caso contrario l'amministrazione anche se in ritardo si limiterebbe a pagare la sola retribuzione".


Giriamo doverosamente a tutti questa comunicazione perché siano fatte le opportune riflessioni, fermo restando che lo strumento privilegiato del gruppo rimane la sensibilizzazione dell'opinione pubblica attraverzo iniziaitve di impatto mediatico.
Qualora, alla ripresa delle lezioni, non verranno annunciate le emissioni speciali da parte del Miur e Mef, finalizzate a sanare tutte le morosità stipendiali del 2013 a danno dei supplenti, tutti coloro che si uniranno alla protesta vestendosi di  nero il giorno 7 gennaio, avranno la possibilità immediata e concreta di dare mandato allo studio legale senza dover pagare nulla.
Il nostro Gruppo FB provvederà a mettere in contatto con l'avvocato ogni supplente che volesse procedere al recupero forzato delle somme e degli interessi maturati. Saranno date le istruzioni sui documenti necessari da presentare o inviare allo studio che si trova nei pressi della Stazione Termini di Roma.

composto da oltre 1500 supplenti tra docenti, assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici

lunedì 30 dicembre 2013

I supplenti brevi si vestiranno di nero al rientro a scuola il 7 gennaio

Gli iscritti del gruppo fb dei "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" ritorneranno al lavoro il 7 gennaio vestendosi di nero. I supplenti sia quelli in servizio che quelli non in servizio posteranno sul loro profilo la foto in vestito nero con la scritta "Solidarietà ai supplenti senza stipendio"
Un "Nero" che vuole essere colore di indignazione e di rivendicazione dei diritti per quanto è successo alla vigilia di Natale: Un comunicato del Miur, firmato Elisabetta Davoli, annunciava alle scuole l'imminente caricamento dei fondi per la trasmissione degli stipendi al Ministero dell'economia. 
Il 27 dicembre, secondo il Miur, sarebbe stata la data utile per le segreterie per inserire i dati necessari all'emissione speciale di NoiPA. 
Il Tesoro, probabilmente, avrebbe così dovuto pagare i primi giorni di gennaio gli stipendi di settembre e/o ottobre e/o novembre, ai tanti supplenti temporanei non ancora retribuiti per il loro servizio prestato.
Qualche ora dopo, il termine per le segreterie scolastiche è stato prolungato ad oggi 30 dicembre 2013.
L'amara sorpresa per i tanti Direttori scolastici e assistenti amministrativi ritornati in servizio è stata quella di trovare i piani di riparto azzerati e quindi, sostanzialmente, constatare che l'annuncio fatto dal competente ufficio del Ministero dell'Istruzione è stato una sorta di "pesce d'aprile".
Interpellati da un sindacato, i due ministeri si sono rimbalzati la palla delle responsabilità adducendo motivi tecnici e di bilancio alla base del mancato coordinamento nella tempistica dei procedimenti annunciati.

Con il loro vestito nero del 7 gennaio, i supplenti avanzano al Ministro Saccomanni e al Ministro Carrozza la seguente proposta: pagare entro e non oltre la metà di gennaio tutti gli stipendi arretrati (settembre, ottobre e novembre 2013) e procedere entro il 23 gennaio al pagamento della mensilità di dicembre 2013.
Una proposta ragionevole e di buon senso che lanciamo attraverso questo blog e che diffondiamo sulla rete.
Riteniamo che i due Ministeri Economia e Istruzione, di concerto con le scuole, possano garantire a tutti i supplenti temporanei, nessuno escluso, il pagamento delle supplenze nel mese successivo a quello lavorato, e cioè il 23 di ogni mese. 
Per una tale organizzazione e coordinamento tra uffici siamo certi che occorra soltanto la volontà politica dei Ministri Saccomanni e Carrozza e dei Direttori Generali dei relativi ministeri.
Tanto si richiede nell'attesa del nuovo sistema automatico di trasmissione dei dati stipendiali Scuole-MEF, previsto per il 1° settembre 2014 che dovrebbe risolvere definitivamente il problema dei ritardi.

E con l'annuncio di questa iniziativa e proposta, cogliamo l'occasione per augurare Buon Anno all'Ufficio Programmazione Bilancio, agli operatori del Numero Verde di NoiPA, alle redazioni delle testate che hanno spesso ospitato e diffuso i nostri interventi, in particolare Orizzonte Scuola, Tecnica della Scuola, Aetnanet, Reset Italia, Leggo e alle altre agenzie di stampa.

Domenico Ciardulli, Anna Maria Collu, Gabriella Pesapane, Margherita Esposito, Simone Pinci, Michela Calbi, Natalia Testa, Silvia Baldisserotto, Giulia Ughetto, Antonio Casaburo, Jane Bennet, Chiara Zotti, Nicoletta Molica, Anna Tobia, Maria Rosaria Martena, Manuela Mazzanti, Silvia Bravin, Anna Rita, Rossana Tringali, Giulia Danese, Caterina Napoli, Clara Pisati, Angela Betti, Loredana La Torre, Oreste Pianese, Daniela Foco, Ivana Galanti, Rosamaria Spina, Michela Malusa, Rosaria Totaro, Mary Elia, Francesca Quintavalli, Maria Luisa Gennuso, Rossana Bucci, Fuz Evy, Antonino Gattuso, Davide Racca, Gabriella Imbrogiani, Lucia Simone, Valeria Pilone, Enrica Venturelli, Elisa Di Meo, Rosita Colasanto, Lucia Celentano, Laura Tarabotti, Anna Dema, Beatrice Morello, Paolo Moreno, Cecilia Pazienti, Tiziana Campisi, Valentina Pirro, Katia Bimbi, Sabrina Casu, Marcello Nobili, Tiziana Cogliandro, Lorella Melchiorre, Manuela Bellizzi, Sara Benedettini, Alessandra Nobile, Maria Gabriella Probo

1376 iscritti tra docenti, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici di tutta Italia

domenica 29 dicembre 2013

Un articolo sulla Scuola di Silvia Vegetti Finzi...



Sperando di fare cosa gradita, proponiamo ai membri del gruppo "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro", e ai simpatizzanti del blog, la lettura di questa riflessione della psicologa Silvia Vegetti Finzi  (Biografia) che compare oggi  29 dicembre 2013 sul Corriere della Sera (inserto).


I RAGAZZI E LA SFIDA DELLA RESPONSABILITA'

Marco non ha mai fatto pace con la scuola. Per lusi star seduto nel banco è unma tortura assurda, una camicia di forza cui opporsi in ogni modo, dimenandosi, disturbando i compagni, facendo il pagliaccio. Che bello far ridere tutti! Gentitori e insegnanti reagiscono rimpallandosi la responsabilità. Per gli uni l'insegnamento è troppo noioso, per gli altri la famiglia di Marco troppo sbilanciata. Al padre assende corrisponde una presenza materna dilagante e oppressiva.  Il duello tra casa e scuola esonera il bambino dall'assumere le proprie responsabilità. Nella sua testa l'insuccesso scolastico riguarda gli adulti, è un problema loro. E questi, finchè dura la scuola dell'obbligo, cercano di minimizzare, di reagire cambiando istituto o sperando che, con l'età, le cose si aggiustino. Ma alle superiori può accadere che, da problema marginale, l'insuccesso scolastico di Marco si trasformi in fallimento esistenziale. Il presiden manda a chiamare i genitori (di solito si presenta solo la madre) ed espone il problema: il ragazzo non ce la fa. Non si tratta di rimediare a qualche brutto voto, ma proprio di un fallimento strutturale. A questo punto occorre chiedersi "perchè", individuare le cause per trovare le risposte. Ma la responsabilità, evitata prima, si presenta ora come senso di colpa, come se al fallimento del figlio corrispondesse quello dei genitori. Così inteso, il fallimento viene vissuto come una catastrofe anzichè come un momento di crisi, come una riconrsa che consente di saltare più avanti e più in là. Molto diverso l'atteggiamento assunto dai genitori e dagli insegnanti anglosassoni che considerano l'andar male a scuola una crisi che si può e si deve superare, anche scegliendo un corso di studi più pragmatico e più breve. Che cosa provoca questo divario? Il fatto che spesso da noi la funzione materna - caratterizzatya dal contenere, comprendere, giustificare - non è temperata da quella paterna, cui compete invece distinguere, separare sostenere le dinamiche di autonomia e indipendenza dei figli. L'amore parentale, se non viene governato da una strategia evolutiva, diviene adesivo, confusivo, paralizzante. Solo chiedendo ai ragazzi di assumere progressivamente le loro responsabilità potremo renderli capaci di gestire un eventuale fallimento, inserendolo in una prospettiva di vita mobile e complessa, dove si può vincere e perdere, cadere e rialzarsi perchè si è consapevoli che le esperienze, adeguatamente elaborate, costituiscono l'unica, vera scuola di vita.

giovedì 19 dicembre 2013

Stipendi ai supplenti: Il MIUR ha scritto oggi alle Scuole....

Questo è il testo della lettera che è stata inviata a molte segreterie scolastiche dall'Ufficio VII del Ministero dell'Istruzione:

Nota prot. n. 9775 del 18 dicembre 2013
All’Istituzione scolastiica <CODICE MECCANOGRAFICO>
Al revisore dei conti in rappresentanza MIUR

E p.c. all’U.S.R. competente per territorio  LORO SEDI

Si comunica l’ assegnazione a codesta scuola di € <IMPORTO> al Lordo dipendente per il finanziamento delle prestazioni rese sino al 31 dicembre 2013 in forza dei “contratti” per supplenza breve e saltuaria inseriti al sistema informativo SIDI come rilevati alla data del 15 dicembre 2013.
La somma indicata integra la quota base per supplenze brevi e saltuarie già assegnata in conto competenza per l’anno 2013 con la nota 8110 del 17 dicembre 2012 relativa alle istruzioni per il Programma Annuale 2013 integrata dalla nota 6348 del 17 settembre 2013 e successive integrazioni.
La somma come sopra assegnata sarà erogata a gennaio p.v. mediante caricamento sul sistema SICOGE e sul POS ( Punto Ordinante di Spesa) di codesta scuola.Con successivo apposito avviso si darà comunicazione dell’erogazione con l’indicazione del capitolo e piano gestionale.
Si rammenta che gli oneri riflessi saranno liquidati dal MEF-NoiPA direttamente e dunque codesta istituzione scolastica dovrà liquidare i compensi al personale al Lordo Dipendente.
IL DIRETTORE GENERALE
Marco Ugo Filisetti
N.B.: Si coglie l’occasione per ricordare che affinché il fabbisogno per spese di supplenze venga correttamente rilevato dall’ufficio scrivente è necessario che la scuola trasmetta i contatti registrati attraverso il SIDI. Per la verifica dello stato dei contratti trasmessi si consulti la funzione Assunzioni (Gestione Corrente)/Gestione Flussi MEF del SIDI e si interroghi lo Stato di Avanzamento Trasmissioni.
I contratti correttamente trasmessi, e rilevati da questo ufficio, sono quelli che alla data dello scarico dati, riportavano nella colonna Stato Contratto Rispetto a SPT i seguenti valori:
VALIDATO PER D.L. 95/2012 – per contratti a decorrere dal 1 gennaio 2013
Non soggetto a trattazione SPT – per contratti a cavallo tra l’A.F. 2012 e l’A.F.2013
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Preso atto di questa nota ministeriale il gruppo  fb "Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro"   chiede che si proceda a sanare entro il 31 dicembre le inadempienze più gravi relative a quelle scuole che si trovano in notevole ritardo nell'erogazione delle mensilità di settembre ottobre e novembre.

sabato 14 dicembre 2013

Pasticcio ASPI: L'INPS paga la disoccupazione ai supplenti che lavorano...

Il MIUR non assegna tutti i fondi necessari per pagare i supplenti che rimangono senza stipendio a Natale, Alcuni uffici ex INPDAP impiegano anche 9 mesi per liquidare il TFR, Uffici INPS che ritardano a pagare l'Aspi e miniaspi ai disoccupati e uffici INPS che accreditano generosamente l'indennità di disoccupazione a supplenti che hanno un contratto di lavoro in essere.
Cosa sta succedendo nel mondo della Scuola e della Previdenza? L'Inps vuole soccorrere i precari per il ritardo negli stipendi? Oppure, cosa più probabile, questa riforma previdenziale che ha dato vita all'ASPI ha mandato in Tilt il sistema di comunicazione tra Scuole, Centri per l'Impiego e gli Uffici periferici dell'Istituto di Previdenza? Verrebbe da dire "che pasticciaccio questa benedetta ASPI!".

Partiamo con un esempio: l'insegnante Concetta sul Gruppo facebook dei "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" scrive quanto segue:
"Buonasera a tutti i colleghi, volevo un aiuto da qualcuno di voi, continuo a ricevere l'indennità di disoccupazione dall'Inps, nonostante le varie comunicazioni, tramite posta certificata, numero verde, modello , ecc...Ho appena richiamato il n. verde e l'operatore si è stupito di tutte le comunicazioni da me fatte. Vi chiedo come mi devo comportare, oltre che andare alla sede di competenza? Ma la scuola non comunica la presa di servizio? Grazie per l'aiuto"

Le fa eco Rosamaria, insegnante di Scuola dell'Infanzia: "Anch'io sono nelle tue stesse condizioni.."

Le fa eco Rosita, collaboratrice scolastica:
"io ci sono passata ... nonostante le mie tempestive comunicazioni all'inps, mi sono state accreditate somme che non mi spettavano. Io sono andata personalmente nella sede di competenza e ho fatto un sollecito. Dopo un mesetto mi è arrivato un bollettino per effettuare il rimborso delle somme in eccesso percepite ( potevo anche dilazionarle), ... ciao e armati di santa pazienza !!!!"

E così si viene a sapere di altri supplenti che i casi sono tanti e qui non li trascriviamo tutti....

Interpellato, l'avvocato che collabora con il gruppo dei supplenti ha espresso il seguente parere:
"mi permetto di intervenire dicendole che..... l'istituto recupererà le somme quando si avvedrà dell'indebita prestazione. le somme in ogni caso non potranno essere gravate da interessi (previsti solo quando l'indebito sia stato determinato da un comportamento doloso dell'interessato, ma non è il suo caso), quindi le consiglio di tenerli in banca fin quando l'Inps non opererà la trattenuta. il credito dell'Inps è soggetto ad ordinaria prescrizione decennale, per cui se non dovesse recuperarli nei prossimi dieci anni potrà serenamente considerarlo un dono della previdenza.

Potrebbe però rimanere un problema dal punto di vista fiscale che si ritorce contro il supplente? Un vero e proprio groviglio sul reddito come rileva Giorgia, assistente amministrativa:
"Intanto il dipendente riceve l'indennità e dovrà dichiararla nel prossimo 730 o Unico, essendo considerato un provento soggetto all'irpef, e sarà soggetta anche a conguaglio fiscale ed aumenterà, quindi, la progressione dell'aliquota. In pratica, il dipendente pagherà tra pochi mesi un conguaglio per soldi che ha ricevuto e che sicuramente dovrà rimborsare.. Se non avrà un rapporto di lavoro su cui l'inps potrà rivalersi (con trattenuta stipendiale) avrà un bollettino postale con cui provvedere al versamento…. e l'Irpef versata? Non so se sono stata chiara ma la mia sensazione è che in ogni caso il dipendente ci rimetterà".

In conclusione ci viene spontaneamente da pensare: "Ma con questi soldi pubblici non si potevano pagare tutti i supplenti temporanei rimasti senza stipendi arretrati in prossimità delle festività natalizie?" 
Noi vorremmo però pensare in positivo e siamo convinti che andrà così: Nessun supplente sarà penalizzato per un errore evidente della Pubblica Amministrazione, né sulle tasse, né sulla modalità di recupero delle somme erogate per sbaglio. 
Probabilmente gli uffici periferici sono sotto organico, non adeguatamente attrezzati di risorse umane per l'accorpamento INPS- INPDAP e per tutti i provvedimenti della Fornero.
Ma la cosa che in tutta questa storia risalta è la seguente: Una medaglia al valor civile andrebbe a questi colleghi supplenti della Scuola che non ricevono regolarmente lo stipendio, il TFR, l'Aspi e che dignitosamente si preoccupano quando ricevono soldi in più del dovuto e che vogliono restituirli e... quasi non ci dormono la notte. 
Tutta un'altra etica rispetto ai politici che comprano ostriche, champagne e slip colorati con i soldi pubblici!
Gruppo Fb Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro

mercoledì 11 dicembre 2013

Il Natale dei supplenti si decide domani al MIUR. Possibili denunce penali

Entro le ore 14 di venerdi 13 dicembre le segreterie degli istituti scolastici dovranno caricare i dati degli stipendi dei supplenti ai fini dell'"emissione speciale accessori dicembre 2013" del Ministero dell'Economia e Finanze prevista per quella data.
Fin qui sembrerebbe che tutto stia filando liscio e che basti soltanto la trasmissione dei dati da parte delle segreterie scolastiche entro i termini stabiliti.
Invece non è così. Numerose segreterie su tutto il territorio italiano lamentano di non poter procedere all'inserimento degli stipendi perchè "gli importi necessari sul Sicoge" (Sistema informatico di contabilità e gestione economica) o non ci sono proprio, oppure sono insufficienti per la copertura di tutti i contratti di supplenza stipulati nei mesi scorsi.
Saranno probabilmente centinaia le mail di sollecito giunte in queste ultime settimane agli indirizzi di posta elettronica dei dirigenti Elisabetta Davoli e Marco Ugo Filisetti dell'Ufficio VII del Ministero di viale Trastevere.
Ma rimangono da questo momento solo 36 ore di tempo per sbloccare la situazione e assegnare i fondi necessari alle scuole "sul capitolo 1230 del Piano di Riparto".
Se i dirigenti del Miur non daranno risposte concrete alle segreterie scolastiche entro la giornata di domani o, al massimo, entro venerdi mattina, per gran parte dei supplenti temporanei si prospetterà un bruttissimo Natale, all'insegna di forti disagi.

Il gruppo dei Supplenti della scuola per la qualità e dignità del lavoro, che nel frattempo è riuscito ad ottenere la collaborazione di un'equipe di 4 avvocati, valuterà assieme a loro nei prossimi giorni, se esistono gli estremi per una o più denunce penali nei confronti delle autorità scolastiche o ministeriali.

Infatti ci sono istituti fermi nei pagamenti degli stipendi al mese di maggio come l'Istituto Comprensivo "Plinio il Vecchio" di Bacoli (Na) oppure agli stipendi di maggio e giugno come l'Istituto Comprensivo 11 di Bologna. La stessa cosa la Direzione didattica di Dalmine (Bg).
Tanti i docenti e personale Ata che aspettano ottobre e/o novembre dalle seguenti scuole:
I.C. Boccea 590 di Roma, Istituto Prampolini di Latina, Istituto Comprensivo G. Salvemini di Torino, Istituto Luciano Manara di Milano, Liceo scientifico Meucci di Milazzo, L'IPSIA Trani di Salerno, Istituto Comprensivo di Bernalda (Mt), Istituto Gherardi di Lugo (Ravenna), Scuola Primaria di Lipari, Liceo linguistico di Modena, Istituto Domenico Berti di Torino, IIS Giovanni Falcone di Pozzuoli, Liceo Fermi di Nuoro, Istituto Borgo Val di  Taro (Parma), Liceo Agnoletti di Sesto Fiorentino, I. C. Giovanni XXIII di Buccinasco

Sul gruppo dei Supplenti della scuola per la qualità e dignità del lavoro" giungono ogni giorno testimonianze drammatiche tra le quali ne trascriviamo solo una, quella dell'insegnante Erminia:
 "Sto facendo una supplenza al circolo didattico Archimede di Rozzano. Ho iniziato il 26 settembre. Ad ottobre mi hanno pagato i 5 giorni di settembre e poi il nulla! In segreteria mi dicono che il MIUR non ha assegnato i soldi e la scuola non ha fondi. 
Sono siciliana e sono venuta a Milano x lavorare, ma come posso vivere senza soldi? Tra affitto e tutto il resto ho finito i risparmi che avevo da parte. E' una vergogna!"



Gruppo Fb Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro