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sabato 5 marzo 2016

Supplenti ai Sindacati: "Su proroghe e assunzioni ATA, Sit-In in tutta Italia"

Come evidenziato dal Segretario Nazionale di uno dei Sindacati unitari*(vedi sotto), appare illogica e insufficiente la risposta del Ministro Madia sulla situazione dei precari ATA.
Sono diverse migliaia i supplenti su posto vacante e Organico di Diritto che sono stati costretti a stipulare contratti limitati al 30 giugno 2016 e a subire il blocco delle immissioni in ruolo.
Decisioni inedite nella storia della Scuola che rendono gli Organici Amministrativi, Ausiliari, Tecnici e Direttivi numericamente inadeguati, e che compromettono così il buon funzionamento dell'intero Sistema Istruzione.

Premesso che è stata accolta con favore ed ha avuto successo la mobilitazione nazionale dei Sindacati Unitari del 19 febbraio scorso, con assemblee territoriali degli ATA in tutto il paese;
Premesso che occorre proseguire la mobilitazione nazionale, perché la risposta data dal Governo per giustificare il blocco delle assunzioni (e delle proroghe dei contratti di supplenza al 31 agosto), appare come una "foglia di fico".
Infatti, gli esigui dati numerici dei potenziali trasferimenti di personale delle ex Province presso gli istituti scolastici, non impediscono di procedere, già da subito, alle immissioni in ruolo dalle GAE di Collaboratori Scolastici e Assistenti Amministrativi e, tantomeno, impediscono di programmare già dal mese di aprile, e non alla fine delle lezioni, le proroghe automatiche al 31 agosto dei contratti su posto vacante e Organico di Diritto;

PROPONIAMO alle Organizzazioni Sindacali FlcCgil, UilScuola, CislScuola, Snals, Gilda, Cobas, Unicobas, Usb e FederAta di organizzare e aderire tutti insieme allo svolgimento di Assemblee Territoriali, sotto forma di Sit-In, davanti agli Uffici Scolastici Provinciali di tutta Italia e, a Roma, davanti al Ministero dell'Istruzione.

Riteniamo sia indispensabile mostrare coerenza continuando la mobilitazione degli ATA per sensibilizzare governo ed opinione pubblica sulla enorme iniquità relativa alle mancate assunzioni del Personale precario delle scuole che gestisce Servizi Amministrativi Tecnici e Ausiliari (in sigla AA, CS, Dsga, AT).
Ricordiamo anche che, durante il Tavolo Ministeriale del 28 agosto 2015, i Funzionari del MIUR hanno fornito rassicurazioni ai Sindacati sulle proroghe automatiche dei contratti su O.D. al 31 agosto 2016. Proroghe che non sarebbe possibile effettuare senza disagi nel mese di giugno, vista la consueta programmazione delle ferie e il periodo impegnativo degli esami.

Lanciamo questo Appello chiedendo a tutte le testate giornalistiche del Settore Istruzione e a quelle generaliste di darne conto ai propri lettori.
Chiediamo altresì a tutti i gruppi dei vari profili ATA, organizzati tramite Social Network, blogspot e googlegroups, di fare propria e diffondere questa richiesta alle Organizzazioni Sindacali.


*Replicando alla risposta del Ministro Madia al Question Time di qualche giorno fa in Parlamento:
Lena Gissi, segretario nazionale della Cisl Scuola, ha fatto una dichiarazione di cui riportiamo di seguito le parti salienti:
"....Una risposta (del ministro Madia ndr) che sostanzialmente evade rinviandola al prossimo anno, una questione su cui c’è invece la possibilità, e l’urgenza, di intervenire immediatamente. Non si capisce per quale motivo, e per quale logica, debbano rimanere coperti con contratti di lavoro precario i posti di lavoro di cui è oggi indispensabile il funzionamento. E non si tratta di qualche unità, ma di quasi diecimila posti, tra collaboratori, assistenti e direttori amministrativi. Invece tutto è fermo, la richiesta del MIUR di fare lo scorso settembre oltre 6.200 assunzioni è rimasta bloccata..."
"l’assunzione con effetto immediato di tutto il personale Ata che lavora da precario mentre avrebbe titolo a entrare in ruolo è tra gli obiettivi della fase di mobilitazione avviata in questi giorni. Al suo centro anche il tema della stabilità del lavoro, su cui il governo ha prodotto fino a oggi più parole che fatti" "conviene prima di tutto alla scuola, e al buon andamento del servizio, superare situazioni di precarietà che non hanno ragion d’essere e che finiscono solo per consegnare all’incertezza l’organizzazione del lavoro di scuole e uffici sempre più oberati di incombenze e responsabilità".

lunedì 22 febbraio 2016

Collaboratrice scolastica licenziata per una multa di 20 anni fa

Carmela Platani, 60 anni, collaboratrice scolastica di Parma, ha perso il lavoro al Convitto Maria Luigia, a causa di un equivoco grottesco e surreale.
Quest’episodio ricorda un po’ quello di Stefano Rho, il professore bergamasco licenziato in tronco per aver fatto pipì in un cespuglio undici anni fa.
La collaboratrice scolastica, all'atto dell'immissione in ruolo, aveva firmato un'autocertificazione dove attestava di non avere precedenti penali.
Invece, avrebbe dovuto dichiarare un tamponamento in retromarcia di 18 anni fa.
Licenziata in tronco per un incidente stradale di quasi vent’anni fa proprio quando era riuscita finalmente a passare di ruolo come collaboratrice scolastica. Ha un mutuo da pagare, un marito in cassa integrazione. Una situazione che sembra quasi un'istigazione al suicidio.
La signora licenziata ha raccontato alla stampa, scavando nella memoria, che nel 1998 si era fermata alla posta in viale dei Mille. Era in auto e, facendo manovra per immettersi di nuovo sulla strada, ha urtato una moto che finì a terra. "Il motociclista non si fece nulla". In compenso le ritirarono la patente per dieci giorni e le diedero una multa di trecentomila lire, che pagò regolarmente.
Aggiunge: "Non avevo idea dell’accusa di lesioni colpose che mi ha “macchiata”. Questo è un reato penale, ma che gode del diritto della non menzione sul Casellario giudiziale. In altre parole se richiedo al Tribunale i miei carichi pendenti risulto pulita, se lo fa l’amministrazione pubblica risulto una criminale». E arriva al dunque: "Sull’autocertificazione ho “barrato” di non aver mai avuto condanne penali. Non avendo mai ucciso nessuno ed essendo una persona a modo, mai finita in galera, perché mai avrei dovuto sospettare il contrario?".

Dall’Istituto in questione è arrivata un’unica gelida dichiarazione: «Pur non entrando nel merito della vicenda, per tutela della privacy, chiariamo che all’atto dell’assunzione dichiarare il falso nell’autocertificazione comporta il licenziamento. Così stabilisce la legge».
Insomma, ancora una volta la scure della giustizia - che non di rado grazia colpevoli di ben più gravi reati - si abbatte sulla scuola.  
Il licenziamento ruota attorno a un incidente d'auto che ha visto protagonista la donna nel 1998. L’aspetto più curioso è che la Signora Platani, per tutti gli anni successivi, si è messa in coda tra bandi pubblici, rifiuti e graduatorie per avere un posto (fisso) da collaboratrice scolastica.
Nessun problema nelle supplenze all’Istituto comprensivo Fratelli Bandiera, al Romagnosi, alla Fra’ Salimbene o in tutte le altre scuole dove ha prestato servizio.
Ironia della sorte i guai sono arrivati quando è riuscita a passare di ruolo come personale Ata all’istituto Maria Luigia:
"Proprio quando iniziavo a pensare di poter far fronte a un mutuo da 900 euro, di non preoccuparmi se mio marito è un operaio edile in cassa integrazione e di mia figlia non trova lavoro"
E conclude: «A nulla è valso fare causa: il giudice ritiene che io abbia dichiarato il falso e per questo debba essere punita. Ditemi voi se questa è giustizia?».

venerdì 19 febbraio 2016

Grande adesione alle Assemblee degli ATA

Vicenza
Una partecipazione come non si era mai vista in moltissime città italiane. Le assemblee territoriali del personale ATA della scuola, indette e convocate in tutte le scuole italiane hanno avuto successo: numerosi istituti hanno posticipato l'apertura o anticipato la chiusura.
Istituti come il liceo Socrate di Roma e l'Istituto Fermi sono rimasti chiusi per le prime ore di lezione. 
L'Aula Magna dell'istituto Galilei di Roma era stracolma. 
A Giulianova ci giunge notizia di una partecipazione di circa 200 persone. Così a Vicenza.
I temi trattati riguardano il presente e il futuro del servizio "Istruzione" viste le conseguenze sugli istituti delle varie leggi di Stabilità e della legge Buona Scuola.
Giulianova
Tagli di organico (assistenti amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici), divieto di supplenze per gli amministrativi e limitazione per i collaboratori scolastici con carichi di lavoro insostenibili e riflessi sulla vigilanza, sull'assistenza ai disabili, sulla cura e manutenzione degli ambienti.
Di fronte a fenomeni estesi di disagio minorile e dispersione scolastica, a preoccupanti episodi diffusi di bullismo e ciberbullismo, di fronte a incombenze amministrative sempre più pesanti dovute alla legge di riforma della Scuola, ignorare la situazione del personale ATA, e ridurlo ai minimi termini, rappresenta una grave inadempienza della Pubblica Amministrazione oltre che un insensato atto politico del governo.

Gli ATA chiedono l'immediata definizione numerica degli esuberi delle province e la conseguente proroga dei contratti annuali, su posti vacanti, dal 30 giugno al 31 agosto. 
Sollecitano la copertura delle migliaia di posti resisi vacanti, per turn over, con le relative immissioni in ruolo, come era stato pianificato dal ministro Carrozza. 
Chiedono un decreto che sblocchi i pensionamenti con la correzione delle enormi iniquità introdotte
Trapani
dalla Legge Monti-Fornero.
Le assemblee sono un primo test positivo. Esso misura la motivazione di migliaia di operatori del mondo della scuola a fare il passo successivo: 
scendere in piazza e intraprendere altre forme di lotta per rivendicare i diritti che sono stati compressi e lesi: diritti alla stabilizzazione, al rinnovo dei contratti, alle posizioni economiche, alla ridefinizione delle contrattazioni d'istituto e dei fondi FIS, alla maggiore sicurezza dell'ambiente di lavoro, a carichi di lavoro e orari sostenibili.
Riportiamo di seguito il commento a caldo di Lena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola: "Sono affollatissime le assemblee che oggi in tutta Italia vedono riunito il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola.
Sono i grandi dimenticati dalla legge 107, e anche questa sottovalutazione dell’importanza di figure essenziali per il buon andamento del servizio di istruzione rivela i gravi limiti di una norma in tante parti iniqua e sbagliata. Il settore ATA sopporta da tempo le conseguenze di interventi che ne hanno sempre più aggravato le condizioni di lavoro, mentre continua a esserne negato il giusto riconoscimento: organici insufficienti, risorse contrattuali sottratte, percorsi di valorizzazione professionale bloccati fanno da sfondo a una condizione lavorativa che sconta quotidianamente anche i pesanti limiti di funzionalità e organizzazione del sistema.
Anche per loro, come per docenti e dirigenti, passione per il proprio lavoro e grande senso di responsabilità sono le risorse fondamentali su cui la scuola può far conto ogni giorno per poter rendere efficacemente il suo servizio al paese.
È ora che si diano giuste risposte alle loro attese, a partire da un rinnovo del contratto che consenta di poter riconoscere adeguatamente l’importanza del lavoro che svolgono."

Appuntamento quindi ai  prossimi presidi su tutto il territorio nazionale e davanti alle sedi politiche decisionali, con riserva di aderire a una o più giornate di sciopero dal prossimo mese di marzo.

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro





giovedì 18 febbraio 2016

Dalle Assemblee ATA le mobilitazioni di primavera

Per gli ATA sono tempi duri, ce lo eravamo detti sui social a fine agosto quando girava la strana voce che tutti i supplenti avrebbero avuto solo contratti fino avente diritto e poi ci siamo ritrovati con il blocco delle assunzioni e con contratti limitati al 30 giugno, e con il divieto di supplenze.
Le assemblee di venerdì 19 febbraio sono una grande occasione per riorganizzare la resistenza degli assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, alla compressione dei diritti per rivendicare una migliore qualità del lavoro, la stabilizzazione,  contrattazioni d'istituto che non siano mera spartizione dei fondi FIS ma garantiscano per tutti migliori condizioni di vivibilità e sicurezza dell'ambiente di lavoro.
Si potrebbe andare alle assemblee degli ATA del 19 febbraio, sedersi e ascoltare quello che hanno da dire i sindacati e poi tornarsene a casa.
Si potrebbe andare alle assemblee, sedersi vicino ad un caro o cara collega e ascoltare distrattamente dando valore solo al momento di socializzazione.
Si potrebbe vivere le assemblee come occasione di relax dal lavoro, oppure, addirittura , andare abusivamente a fare "shopping"...
Queste modalità di viversi l'assemblea degli ATA sarebbero errori madornali che vanificherebbero uno  strumento formidabile di resilienza e resistenza ad una riforma della scuola che ha completamente ignorato il personale non docente.

L'invito del Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro per le assemblee di venerdi 19 febbraio 2016 è la PARTECIPAZIONE ATTIVA,

Ogni assemblea dovrebbe diventare luogo per costruire una rete di contatti, un monitoraggio delle situazioni degli organici e delle problematiche relative alle scuole presenti, un sondaggio sulla volontà di partecipare a manifestazioni e scioperi durante la primavera.
Quindi invitiamo ogni ATA, assistente amministrativo, collaboratore scolastico e tecnico, che parteciperà a queste assemblee di essere parte attiva che fornisce e  raccoglie informazioni, che magari prepari semplici e brevi schede di rilevazione dei problemi e delle disponibilità a coordinarsi a livello locale, regionale e nazionale.
Sarebbe preziosissimo il lavoro di report di uno o due volontari che prendano appunti su quanto argomentato e dibattuto alla propria assemblea.
Collegarsi, tutti se possibile, per ridare dignità al ruolo degli ATA, per risvegliare una capacità di azione e mobilitazione, per riappropriarsi della forza contrattuale perduta.
Insomma, la speranza è di uscire da quelle assemblee con l'idea di un percorso comune di lotta e di iniziative di mobilitazione a primavera per sbloccare le assunzioni, i divieti di supplenze, i contratti al 31 agosto, l'applicazione delle direttive europee sulla stabilizzazione dei precari, per impedire che i servizi ausiliari e di segreteria siano appaltati a ditte esterne come già accade in alcune università statali.
Le assemblee degli ATA sono altrettanto importanti quanto uno sciopero.  Anzi occorre riconoscere che uno sciopero, senza preventive assemblee informative e formative su quanto sta accadendo, sarebbe come fare un "buco nell'acqua".
Partecipiamo in tanti, in maniera costruttiva e unitaria, evitando di cadere in sterili polemiche e divisioni perché  faremmo solo felici chi ci vuole tenere deboli e disgregati.

Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro



giovedì 11 febbraio 2016

Supplenti ai Sindacati: "Convocate in tempo le assemblee ATA"

 Nella provincia di Roma, e immaginiamo, nel resto d'Italia,  non ci risulta siano ancora arrivate comunicazioni sindacali agli istituti scolastici sulle assemblee decise per  il  19 febbraio. Ci risulta che molti RSU siano ancora all'oscuro di quanto deciso in sede di coordinamento nazionale delle sigle sindacali.
Abbiamo salutato felicemente la decisione unitaria di FlcCgil, UilScuola, CislScuola, Snals e Gilda di convocare assemblee in tutte le scuole venerdì 19 febbraio sulla questione irrisolta degli ATA (Blocco turn over e immissioni, posizioni economiche, trasferimenti dalle province, proroghe contratti al 31 agosto ecc..), ma adesso la vera scommessa è far riuscire le assemblee anzitutto convocandole per tempo e informando in maniera capillare il personale.
Le assemblee vanno convocate con largo preavviso per consentire agli istituti scolastici di preparare le circolari e monitorare le adesioni del personale e informare le famiglie".
Il Gruppo Supplenti  invita pertanto le OOSS "ad evitare ritardi nel passaggio delle informazioni.
L'obiettivo delle assemblee sindacali dovrebbe essere la massima partecipazione, per trasmettere un segno di forza contrattuale e di capacità di coinvolgimento, ma senza una tempestiva comunicazione agli istituti queste finalità si perderebbero nel nulla.
Ci auguriamo che domani venerdì 12, ultimo giorno utile, tutte le scuole italiane ricevano le convocazioni di assemblee". 
Riteniamo opportuno collaborare con le OOSS fornendo agli operatori del mondo della scuola elementi basilari di conoscenza dei meccanismi assembleari:

Ogni dipendente può fruire di max n. 10 ore per ciascun anno scolastico.
La partecipazione all'assemblea non comporta alcuna decurtazione della retribuzione
si svolgono all'inizio o, di norma, al termine delle attività didattiche giornaliere di ogni scuola interessata all'assemblea
Ciascuna assemblea può avere una durata massima di 2 ore se si svolge a livello di singola istituzione scolastica o educativa nell'ambito dello stesso comune. La durata massima delle assemblee territoriali è definita in sede di contrattazione integrativa regionale, in modo da tener conto dei tempi necessari per il raggiungimento della sede di assemblea e per il ritorno alla sede di servizio (3 ore)
L’assemblea sindacale può essere convocata per soli docenti, o solo personale ATA, o tutti i lavoratori della scuola, in orario di lavoro o fuori orario.
L'assemblea sindacale può essere convocata dal singola organizzazione o in maniera congiunta con altre sigle. La comunicazione, con ordine del giorno, va inviata alle singole istituzioni scolastiche almeno 6 giorni prima, con comunicazione scritta, fonogramma, fax o e-mail, ai dirigenti scolastici delle scuole o istituzioni educative interessate all'assemblea.
Il Dirigente Scolastico la diffonde presso l'istituzione scolastica, comprese eventuali sezioni staccate, succursali e coordinate, e chiede al personale interessato, con orario di servizio coincidente con l'orario dell'assemblea, di presentare la domanda scritta individuale di partecipazione all'assemblea. La comunicazione va resa obbligatoriamente entro il limite stabilito con apposita circolare dal Dirigente al fine di permettere l'organizzazione dell'orario per quella giornata. 
La comunicazione è irrevocabile, in quanto vengono avvisate le famiglie dell'eventuale cambio di orario per quella giornata.

Gruppo supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro

martedì 9 febbraio 2016

ATA: Risposta positiva dei Sindacati all'appello dei Supplenti


Il Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro accoglie con soddisfazione la risposta positiva delle Organizzazioni Sindacali Unitarie all'appello lanciato su questo blog il 30 gennaio 2016.

Pur consapevole delle difficoltà esistenti nel rigenerare speranza e motivazione, il Gruppo Supplenti ritiene che occorra tutelare in ogni modo la qualità della Scuola pubblica e tutti i suoi operatori i quali, ogni giorno, tengono in vita, tra estreme difficoltà, il Sistema Istruzione garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Ricominciare dalle assemblee in ogni scuola è, a nostro avviso, la cosa giusta da fare. Serve poter di nuovo dialogare, confrontarsi, informare e informarsi, serve poter accendere di nuovo la scintilla della dignità in ogni docente, in ogni assistente amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico.
Una Scuola migliore è possibile attraverso la partecipazione attiva e l'impegno di tutti coloro che la abitano e la fanno funzionare.  


Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro



sabato 30 gennaio 2016

Febbraio, mese di mobilitazione degli ATA?

Il personale ATA nelle scuole italiane è ridotto ai minimi termini, segreterie senza possibilità di sostituzioni degli assenti, collaboratori scolastici costretti a svolgere le proprie mansioni di vigilanza, pulizia e collaborazioni didattiche con rapporti numerici operatori-utenti impossibili da sostenere, con centinaia di metri quadri da curare, con alunni disabili privi di adeguata assistenza.
Ad aggravare la situazione sono la tagliola al 30 giugno su tutti i contratti annuali di supplenza e le mancate immissioni in ruolo nonostante i numerosi pensionamenti e nonostante il decreto Carrozza. 
L'effetto è evidente: impossibilità di assicurare servizi di segreteria efficienti per le famiglie e per il personale e impossibilità a garantire sicurezza e adeguata cura degli ambienti nella maggior parte delle scuole italiane.

Il Gruppo "Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro" lancia una proposta a tutte le Organizzazioni sindacali (FlcCgil, Cisl, UilScuola, Snals, Gilda, Cobas, Unicobas, USB, FederATA, Anief) e a tutto il personale ATA delle scuole:
Rendiamo il mese di febbraio prossimo come il mese della mobilitazione degli Assistenti amministrativi, dei Collaboratori Scolastici e degli Assistenti tecnici.

Non chiediamo di indire uno sciopero generale degli ATA ma chiediamo a tutte le Organizzazioni sindacali ed RSU di indire nel mese di febbraio assemblee in tutti gli istituti dalle ore 8.00 alle 10.00 con la conseguente apertura posticipata delle scuole.

In questi mesi abbiamo visto indire dai sindacati assemblee dei docenti con all'ordine del Giorno "i comitati di Valutazione e i criteri per erogare i bonus previsti dalla legge 107".
Vista la gravità della situazione degli ATA, riteniamo che si possa trovare una via di mezzo tra lo Sciopero Generale deciso in maniera solitaria dalla sigla FederATA (per una data ancora imprecisata) e la cautela silenziosa delle altre sigle più rappresentative che sembra vogliano affidarsi, con ottimismo e speranza di riuscita, al tavolo ministeriale.

Noi riteniamo che la situazione del personale ATA sia molto delicata e che la legge di Stabilità non abbia scritto nulla di buono. Ma anche noi vogliamo sperare che le Organizzazioni sindacali riusciranno ad ottenere, nel confronto con il ministero, le immissioni in ruolo e le proroghe al 31 agosto. 
Vogliamo anche sperare con animo positivo che nelle contrattazioni di istituto siano riviste le impostazioni dei Fondi d'Istituto alla luce delle risorse aggiuntive, per gli incentivi ai docenti, di circa 18mila euro per ogni istituto.

Ma vorremmo chiedere ai sindacati di esercitare con pienezza la loro "mission": quella che prevede assemblee d'istituto e di territorio per sensibilizzare, informare, attivare quei lavoratori della scuola che hanno minore forza contrattuale e che sono stati maggiormente penalizzati dalla riforma "Buona Scuola".
In altri termini chiediamo ai sindacati di volersi sintonizzare meglio con la base permettendo confronto discussione, scambio di notizie, e di conoscere più compiutamente quali forme di lotta si potrebbero intraprendere contro decisioni governative inaccettabili da punto di vista dei diritti acquisiti, del diritto al lavoro e della tutela della Scuola Pubblica. 

Chiediamo a tutti i lavoratori della Scuola di voler rafforzare, con la condivisione sui social e con le pressioni dirette individuali verso i propri sindacati, questa proposta semplice di fare a Febbraio assemblee diffuse e capillari in tutte gli Istituti italiani.



Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro